#05 - Venerdì, 29 Ottobre 2021
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Dal 21 al 24 ottobre 2021 , si è svolta la 49.ma Settimana sociale dei cattolici italiani sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”, focalizzata sul rapporto tra ecologia ed economia, tra ambiente e lavoro, tra crisi ambientale e crisi sociale.
Qui si trova il programma del convegno e sul sito dedicato si possono trovare tutti i contenuti dei diversi relatori intervenuti (in forma cartacea e multimediale).
In particolare va segnalato Mons. Santoro, arcivescovo di Taranto e presidente del Comitato scientifico e organizzatore dell’evento, che ha concluso la 49ma Settimana sociale di Taranto con un intervento che ha consegnato alle parrocchie quattro "piste di conversione e di generatività futura".
La prima è la costruzione di comunità energetiche.
Come è ben noto il collo di bottiglia della transizione ecologica nel nostro paese è rappresentato dalla quota limitata di produzione di energia da fonti rinnovabili. Le comunità energetiche attraverso le quali gruppi di cittadini o di imprese diventano prosumer (produttori di energia che in primo luogo autoconsumano azzerando i costi in bolletta e vendendo poi in rete le eccedenze) sono una grande opportunità dal basso per superare questo collo di bottiglia. E, allo stesso tempo, rappresentano un’opportunità di rafforzamento dei legami comunitari che si cementano sempre condividendo scelte concrete in direzione del bene comune. Nell’ottica di una transizione giusta e socialmente sostenibile le comunità energetiche diventano anche uno strumento di creazione di reddito che può sostenere fedeli, parrocchie, case famiglia, comunità famiglia e comunità locali come già dimostrato da alcune buone pratiche realizzate o in via di realizzazione nei territori.
Vogliamo che tutte le comunità dei fedeli in tutte le parrocchie italiane avviino un progetto e diventino comunità energetiche.
Sappiamo che abbiamo bisogno di circa 7 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili all’anno se vogliamo raggiungere l’obiettivo di emissioni nette zero nel 2050. Se in ciascuna delle 25610 parrocchie del nostro paese si costituisse almeno una comunità energetica che produce al livello massimo possibile di 200 chilowatt (o facesse nascere più comunità che arrivano complessivamente a quella produzione di energia) avremmo dato il nostro contributo con 5,2 gigawatt di nuova produzione da fonti rinnovabili.
La seconda pista di impegno è quella della finanza responsabile.
Nella Laudato si’ papa Francesco parla di uscire progressivamente dalle fonti fossili. Le nostre diocesi e parrocchie devono essere “carbon free” nelle loro scelte di gestione del risparmio utilizzando il loro voto col portafoglio per premiare le aziende leader nella capacità di coniugare valore economico, dignità del lavoro e sostenibilità ambientale coerentemente con le numerose prese di posizione nella dottrina sociale che evidenziano il ruolo fondamentale del consumo e del risparmio sostenibile come strumento efficace di partecipazione di tutti alla costruzione del bene comune.
La terza pista d’impegno è quella del consumo responsabile.
È cultura purtroppo diffusa nel paese lamentarsi di una piaga disperando che mai possa arrivare dall’alto una soluzione, eppure confidando solo in quella senza rendersi conto che il cambiamento possiamo realizzarlo noi stessi dal basso. Così è per il tema dello sfruttamento del lavoro e del caporalato ogni qualvolta un drammatico fatto di cronaca ci racconta di un bracciante morto nei campi. Eppure oggi esistono molti lodevoli imprenditori sociali che hanno costruito filiere caporalato free ed offrono prodotti agricoli liberi da sfruttamento e con elevati standard sociali ed ambientali e prezzi non dissimili da quelli dei prodotti corrispondenti. Oltre a chiedere che le amministrazioni locali ne tengano conto negli appalti e non mettano mai più nelle mense scolastiche dei nostri figli prodotti che non siano caporalato free vogliamo essere per primi noi comunità ecclesiali a prendere l’iniziativa ed essere caporalato free.
La quarta è la proposta dell’alleanza contenuta nel Manifesto dei giovani.
L’orizzonte d’impegno più ampio verso il quale intendiamo camminare nei prossimi anni è l’alleanza intergenerazionale e quello dell’alleanza tra forze diverse di buona volontà nel nostro paese. Penso a quella nuova e vasta generazione di imprenditori più ambiziosi che non guardano solo al legittimo profitto ma anche all’impatto sociale ed ambientale della loro azione e che sono esempi di quella grande quantità di buone pratiche censite a Taranto e a Cagliari; penso alla ricchissima rete di organizzazioni della società civile e del terzo settore che incarnano concretamente il principio di sussidiarietà; penso alla rete dei comuni civili e responsabili che con le buone pratiche di Taranto abbiamo iniziato a censire;, penso alla rete dei festival per la sostenibilità (ASVIS, festival dell’economia civile, giornate di Bertinoro, Symbola, festival della prossimità, salone della CSR, GreenandBlue, ecc.), una realtà bella ed emergente nel nostro paese che segnala la forte domanda di cultura e di impegno civile; penso ai giovani di Economy of Francesco e a quelli che hanno costruito il manifesto per l’alleanza qui a Taranto. Imparando sempre meglio ad unire le nostre forze nel prossimo futuro possiamo veramente diventare un popolo in cammino in grado di aiutare il nostro paese nella delicata transizione ecologica, sociale e spirituale verso il bene comune.
Ecco il testo completo del Manifesto dell’Alleanza proposto dai giovani, che ha indicato in 7, i punti fondamentali dell’impegno per “il pianeta che speriamo”
Nell’ultima parte dell’ intervento Mons Santoro ha poi indicato, quelli che dovrebbero essere, nel concreto, gli impegni immediati delle parrocchie e delle diocesi:
promuovere la nascita di cooperative di comunità, cooperative di consumo, comunità energetiche e gruppi di acquisto solidale (GAS).
Studiare, capire e valorizzare la vocazione del proprio territorio.
Valorizzare le aree interne anche attraverso la pastorale rurale.
Di essere audaci nel rivedere l’impostazione della formazione verso i giovani, non aver paura di proporre nelle catechesi l’amore e la cura della Casa Comune, l’iniziazione cristiana sia anche iniziazione al saper abitare il mondo in cui buon Dio ci da vivere.
Provvedere a che vi sia nelle diocesi e nelle parrocchie un referente con la relativa competenza per la pastorale sociale, del lavoro e dell’ecologia integrale.
Adoperarsi per la valorizzazione del ruolo della donna nella Chiesa ed in politica sostenendo misure per il tempo di cura della famiglia.
Favorire e partecipare ai gruppi di cittadinanza attiva che nascono dai problemi del territorio
🎥 da seguire
Si terrà il 29 ottobre 2021, presso la Pontificia Università del Sacro Cuore, la Giornata di studio su “Comunicazione e famiglia, nell'Anno "Famiglia Amoris Laetitia". Qui il programma definitivo, che può essere seguito, nelle sue due sessioni del mattino e del pomeriggio, anche in streaming.
Si tratta di un’ iniziativa che si inserisce nelle celebrazioni dell’ "Anno Famiglia Amoris Laetitia 2021 - 2022”, che coincide con i 25 anni di fondazione della Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce, promotrice dell'evento.
L’ anno “Famiglia Amoris Laetitia” è un’iniziativa di Papa Francesco iniziata il 19 marzo 2021 per festeggiare i 5 anni dalla pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris Laetitia sulla bellezza e la gioia dell’amore familiare. Il progetto culminerà il 26 giugno 2022 in occasione del X Incontro Mondiale delle Famiglie a Roma con il Santo Padre.
Sul sito dedicato trovate la brochure con tutte le specifiche del progetto (obiettivi, destinatari, sussidi formativi).
Particolarmenti interessanti sono i “10 Video Amoris Laetitia”: sono 10 video , realizzati in collaborazione tra il Dicastero Laici Famiglia e Vita e Vatican News, che ogni mese, per 10 mesi, verranno divulgati con le riflessioni del Papa e testimonianze di famiglie di ogni parte del mondo. Ogni video è corredato di un sussidio scaricabile per l'approfondimento personale e comunitario, per risvegliare nelle diocesi e nelle parrocchie di tutto il mondo l’interesse pastorale per la famiglia.
📚 da leggere
Il 26 Ottobre 2021 si è svolto, presso l’Università Roma Tre il Convegno nazionale “LA RELIGIOSITÀ IN ITALIA”, preceduto dalla conferenza stampa (ad inviti) per la presentazione del volume di Roberto Cipriani (Professore Emerito dei Sociologia dell’ateneo) L’incerta fede. Un’indagine quanti-qualitativa in Italia edito da FrancoAngeli e uscito nel 2020.
QUI il giornalista Alessandro Di Bussolo per Vatican News presenta i dati salienti emersi dall’indagine commissionata commissionata dalla Conferenza Episcopale Italiana a 25 anni da “La religiosità in Italia”. . Ulteriori approfondimenti sono reperibili in un’intervista all’autore e nei seguenti articoli apparsi su L’Osservatore Romano e l’ Avvenire .
📻 da ascoltare
Il 19 ottobre 2021 ha avuto luogo la presentazione della nuova App di preghiera del Papa Click To Pray 2.0 e del sito web di preghiera per il Sinodo La Chiesa in Cammino Preghiamo per una Chiesa sinodale in 5 lingue.
Qui la presentazione della nuova App.
L’app Click To Pray (scaricabile sia da Google Play che da Apple Store nasce nel 2016 e intende accompagnare gli utenti nella loro preghiera personale e comunitaria, proponendo un ritmo quotidiano di preghiera in tre momenti della giornata (mattina, pomeriggio e sera). Le principali novità sono due :
l'agenda che permetterà all'utente di impostare gli orari, ricevere promemoria e scegliere i contenuti e le proposte per la sua preghiera. Sarà attivata a breve.
la scuola di preghiera con contenuti che aiutano a formare e approfondire la preghiera: molti di essi provengono dall'esperienza della catechesi di Papa Francesco e dal tesoro spirituale della Chiesa.