#68 - 3 Marzo 2023
28ma Assemblea P.A.V.: conclusioni, Pensiero ibrido, Il diritto nativo, 10 anni di pontificato
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Sono stati presentati in Sala Stampa Vaticana i risultati della 28ma Assemblea Generale della Pontificia Accademia per la Vita "Convergere sulla persona. Tecnologie emergenti per il Bene Comune” che avevamo presentato nello scorso numero della newsletter. Come sottolineato da S.E. V. Paglia:
L’umano che è comune infatti richiede di essere affrontato in maniera olistica - Papa Francesco direbbe il tutto è superiore alle parti -, non più in maniera settoriale e frammentaria perdendo così il tesoro della unità della famiglia umana (ovviamente plurale per definizione) che abita l’unica casa che deve rendere bella e abitabile da tutti. Questa visione - delineata dal dittico delle due ultime encicliche Laudato sì e Fratelli tutti - presiede l’impegno della Pontificia Accademia per la Vita.
QUI gli interventi integrali dei relatori che hanno tutti ribadito l'importanza di avere una guida etica nelle biotecnologie, nell'intelligenza artificiale e nelle neuroscienze con l'obiettivo di una regolamentazione a livello internazionale.
….Il mio messaggio principale è che le tecnologie convergenti e le questioni etiche che esse sollevano, sono legate alle caratteristiche strutturali delle società moderne e devono essere affrontate come tali. Né la scienza né la tecnologia emergono nel vuoto, ma sono co-prodotte con la società in cui hanno luogo. La scienza e la tecnologia plasmano e sono plasmate da altre istituzioni e pratiche, come la politica e l'economia. Le questioni etiche delle tecnologie convergenti si intrecciano con l'economia politica della tecnoscienza, con le agende politiche dell'innovazione e della crescita economica, con le forze del mercato, le ideologie e le culture del materialismo e del consumismo. ….È anche per questo che l'etica, intesa come linee guida e comitati, fatica ad affrontare le sfide. In altre parole, le nostre istituzioni etiche contribuiscono a una migliore protezione dei soggetti della ricerca e del loro diritto alla privacy, all'integrità e alla dignità durante il processo di ricerca. Possono impedire che si verifichino danni durante il processo di ricerca stesso. Tuttavia, lo spazio per la deliberazione etica è principalmente limitato alla durata del progetto di ricerca e non alle implicazioni sociali dei risultati della ricerca….Per orientare le nostre traiettorie tecnologiche verso il bene comune, dobbiamo quindi andare più a fondo. È necessario integrare le visioni e le possibilità del futuro tecnologico positivo con più voci, provenienti dalle periferie delle attuali élite scientifiche ed economiche. È necessario sfidare il paradigma tecnocratico ed integrarlo con le preoccupazioni per l'identità, la dignità e la prosperità umana. Credo che non dovremmo chiedere soluzioni rapide; in effetti, il desiderio di controllo e di soluzioni rapide appartiene al paradigma tecnocratico. È parte del problema. Potrebbero essere necessarie generazioni, perché le società acquisiscano la saggezza necessaria a governare la tecnoscienza per il bene comune. [Prof. Roger Strand]
L’etica è chiamata a riflettere in modo dinamico e integrato alla progettazione tecnologica, nei diversi contesti, con uno sguardo ‘prudente’. L’obiettivo è quello di giustificare i limiti dello sviluppo tecno-scientifico - in modo particolare nelle forme radicali invasive ed irreversibili. Il rischio è che l’anelito alla perfezione possa fare dimenticare il limite costitutivo dell’uomo che, giocando ad essere Dio (‘playing God’) dimentica se stesso.[Prof.ssa L. Pallazzani]
✨ Paglia: le nuove tecnologie non devono sopprimere l'umano - M. Raviart - Vatican News - 23/2/2023;
✨Bioetica: mons. Paglia, “creare un tavolo internazionale sulle nuove tecnologie” - M. Michela Nicolais - AgenSir - 23/2/2023;
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Nello stesso giorno Papa Francesco in persona è intervenuto durante l’Udienza alla Delegazione della Società Max Planck1 sui temi relativi all’etica nel progresso scientifico. In particolare il suo intervento ha voluto sottolineare i rischi del cd. “pensiero ibrido”, risultante dalla ibridazione del pensiero biologico e di quello non biologico, che consentirebbe all’uomo di non essere soppiantato dall’Intelligenza Artificiale:2
L’annuncio della nascita prossima del cosiddetto “pensiero ibrido” ….solleva interrogativi di grande rilevanza sia sul piano etico sia su quello sociale. Bisogna considerare, infatti, che la fusione tra la capacità cognitiva dell’uomo e la potenza computazionale della macchina modificherebbe in modo sostanziale la specie homo sapiens. Non possiamo allora non porci il problema del senso ultimo, cioè della direzione, di quanto va accadendo sotto i nostri occhi. Se per coloro che si riconoscono nel progetto transumanista tutto ciò non desta preoccupazione, non altrettanto può dirsi per coloro che invece si spendono per far avanzare il progetto neo-umanista, secondo cui non può essere accettato il divario tra l’agire e l’intelligenza. Se si separa la capacità di risolvere problemi dalla necessità di essere intelligenti nel farlo, ciò che si annulla è l’intenzionalità e dunque l’eticità dell’agire. Sono certo che la Società Max Planck vorrà dare un contributo fondamentale a tale riguardo.
✨ Francesco agli scienziati: non tutto ciò che la tecnica permette, è lecito per l’etica - A. Di Bussolo - Vatican News - 23/2/2023;
Il 20/2/2023 il Sommo Pontefice ha firmato la lettera Apostolica in forma di «Motu Proprio» Il diritto nativo - Circa il patrimonio della Sede Apostolica.
Ancora una volta il Papa interviene sulle questioni economiche-finanziarie, ribadendo quanto già noto, ma evidentemente poco o nulla rispettato. Richiamandosi ai canoni 1254 e 1255 del Diritto canonico, chiarisce la natura pubblica ecclesiastica dei beni acquisiti dalle istituzioni curiali e dagli enti collegati alla Santa Sede:
Tutti i beni, mobili e immobili, ivi incluse le disponibilità liquide e i titoli, che siano stati o che saranno acquisiti, in qualunque maniera, dalle Istituzioni Curiali e dagli Enti Collegati alla Santa Sede, sono beni pubblici ecclesiastici e come tali di proprietà, nella titolarità o altro diritto reale, della Santa Sede nel suo complesso e appartenenti quindi, indipendentemente dal potere civile, al suo patrimonio unitario, non frazionabile e sovrano….[questo è quello che viene definito il “diritto nativo”]
….Nessuna Istituzione o Ente può pertanto reclamare la sua privata ed esclusiva proprietà o titolarità dei beni della Santa Sede, avendo sempre agito e dovendo sempre agire in nome, per conto e per le finalità di questa nel suo complesso, intesa come persona morale unitaria, solo rappresentandola ove richiesto e consentito negli ordinamenti civili…
In virtù della loro «destinazione universale», infatti i beni della Santa Sede hanno «natura pubblica ecclesiastica» e devono essere acquisiti e utilizzati «nel nome e nell’autorità del Romano Pontefice, per il perseguimento delle loro finalità istituzionali» e quindi «per il bene comune e a servizio della Chiesa».
In altre parole, enti e istituzioni che hanno acquisito e ai quali, per l’osservanza alle normative civili, sono stati intestati tali beni, li devono unicamente curare “con la prudenza che la gestione della cosa comune richiede e secondo le regole e le competenze che la Santa Sede si è data”: un palazzo o un deposito bancario appartengono alla Santa Sede – governo della Chiesa Universale – e non a quel'ente o quell'ufficio.
Ancora in tema di gestione del patrimonio della Santa Sede è proprio di questi giorni li “rescritto” firmato da Papa Francesco, con il quale ha disposto l'abrogazione di tutte le disposizioni che consentono l'utilizzo gratuito o a condizioni di particolare favore degli immobili di proprietà delle Istituzioni curiali e degli Enti che fanno riferimento alla Santa Sede, comprese le Domus ( case del clero presenti in Vaticano e a Roma). In questo modo il santo padre Papa Francesco ha, di fatto, disposto l'azzeramento degli affitti gratuiti o facilitati di cui hanno potuto godere cardinali ed altri dirigenti negli immobili di proprietà del Vaticano. Scopo di tale provvedimento è “…che tutti facciano un sacrificio straordinario per destinare maggiori risorse alla missione della Santa Sede, anche incrementando i ricavi della gestione del patrimonio immobiliare (Vaticano, giro di vite del Papa sugli affitti gratuiti a cardinali e dirigenti - J. Scaramuzzi - La Repubblica 1/3/2023)
🔎 🔎 per approfondire
✨ Vaticano, la stretta di Francesco su immobili e finanza: «Sono beni della Chiesa, non dei singoli dicasteri» - C. Marroni - Il Sole24ore - 24/2/2023;
✨ Giro di vite del Papa sui beni del Vaticano: "È tutto della Santa Sede, nessun ente può reclamarne la proprietà" - J. Scaramuzzi - La Repubblica - 23/2/2023;
Il 13 marzo 2023 saranno passati dieci anni dal giorno in cui il cardinale Jorge Mario Bergoglio veniva eletto Vescovo di Roma, assumendo il nome di Francesco. Per ricordare questa data diverse iniziative, sui media, per festeggiare questa ricorrenza.
Tra queste segnaliamo la pubblicazione di alcuni articoli da parte del vaticanista de “La Repubblica”, J. Scaramuzzi sotto il significativo titolo di “LA BATTAGLIA INTERNA”:
✨Devolution vaticana, così il Papa argentino ha svuotato la Curia - 20/2/2023;
✨Quei vecchi clientelismi banditi dal Vaticano: la cura di Francesco contro gli affari opachi - 28/2/2023;
e altri contributi sinora pubblicati :
✨ Francesco, i primi dieci anni di un pontificato globale - articolo di Andrea Riccardi, fondatore della Comunità di S. Egidio, comparso sul “Corriere della Sera - 26/2/2023;
✨ FRANCESCO: DIECI ANNI DI PAPATO, NEL SEGNO DELLA TRASPARENZA E DEL RIFORMISMO RADICALE - Pier Giuseppe Accornero - sito del Centro di Orientamento Pastorale della Diocesi di Torino -28/2/2023;
✨Francesco, i 10 anni del Papa sociale - l’anteprima del numero speciale del mensile “VITA”, dedicato interamente al Pontificato di Papa Francesco. Il numero può essere acquistato qui.
Sempre per festeggiare i dieci anni del pontificato, sono previste altre iniziative:
✨Il podcast settimanale di Radio Vaticana-Vatican News “Le chiavi di Pietro”, ha messo online cinque episodi speciali per riflettere, attraverso dieci parole esemplari, sui temi ricorrenti del Pontificato di Papa Bergoglio. Il primo episodio (“Balconear e Chiasso”) è stato pubblicato qui e su Spotify il 2 marzo. I successivi saranno publicati il 9/3 (il secondo e terzo) e il 13/3 (il quarto ed il quinto);
✨ La Fraternità di Romena di Pratovecchio Stia (AR), diretta da Don Luigi Verdi dedica a Francesco, domenica 12 marzo, ore 15, alla vigilia del decennale, un incontro dal titolo “Semplicemente grazie”;
✨ Il 13 febbraio il Sinodo Digitale3 ha avanzato la proposta, su questo sito, di “Un’Ave Maria per i 10 anni di Pontificato di Francesco” : chiunque lo desideri può impegnarsi a pregare una o più Ave Maria dedicate al Santo Padre e condividerle su una mappa del mondo che sarà piena di ‘piccole candele’ che rappresentano le Ave Maria che vengono pregate per lui;
✨ Argentina: numerose iniziative da Conferenza episcopale, singole diocesi e parrocchie per i dieci anni di pontificato di Papa Francesco - Agensir - 25/2/2023;
La Società Max Planck (per esteso MPG Max-Planck-Gesellschaft zur Förderung der Wissenschaften, in italiano Società Max Planck per l'avanzamento delle scienze) è una delle principali istituzioni tedesche nel campo della ricerca di base. Si tratta di un'organizzazione senza scopo di lucro, finanziata principalmente da fondi pubblici provenienti dal governo federale tedesco e dei Länder e proprio nel 2023 festeggia i 75 anni di vita.
Il pensiero ibrido, già pronosticato nel 2014 da Ray Kurzweil, uno dei più importanti scienziati e futurologi del mondo, consiste nella possibilità che entro il 2030 nanobot (=piccoli dispositivi meccanici o elettronici a scala nanometrica, con dimensione di un miliardesimo di metro) possano esser introdotti nel nostro cervello e possano collegare la nostra corteccia cerebrale biologica ad una neurocorteccia sintetica posizionata sul cloud, per fungere da estensione della nostra. Se dovremo quindi risolvere un problema importante in poco tempo e avremo pochi secondi a disposizione, i 300 milioni di moduli della nostra neurocorteccia potrebbero non essere in grado di trovare una soluzione: in questo caso potremo farci aiutare da 1 miliardo di moduli aggiuntivi a nostra disposizione nel cloud, semplicemente connettendoci con il pensiero. L’uomo avrà nuovamente la possibilità dopo 200 milioni anni di espandere nuovamente la neurocorteccia, solo che questa volta non sarà limitata da una struttura chiusa (la scatola cranica) ma potrà espandersi senza limiti. Di qui i molti problemi etici posti dsalla questione, tra i quali chi controllerà la corteccia sintetica del cloud? L’accesso al cloud sarà uguale per tutti o sarà differenziato in base alle condizioni economiche?
Il Sinodo digitale è una rete di missionari del web che hanno risposto all'appello del Papa a partecipare al cammino sinodale, dialogando con quanti popolano il continente digitale e portando la loro esperienza cristiana. Si tratta di una iniziativa "accompagnata" dal Dicastero per la Comunicazione.