#012 - Venerdì 17 DICEMBRE 2021
Ministero di catechista, Abusi in Francia e non solo, Caritas Internationalis
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Con la pubblicazione, in data 13/12/2021 del Ritus De Institutione Catechistarum a cura della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ( in latino) si è compiuto il secondo, indispensabile passaggio che renderà operativa l’istutuzione del ministero di catechista, in vigore dal 1/1/2022.
Il testo è stato accompagnato da una Lettera della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ai Presidenti delle Conferenze dei Vescovi sul Rito di istituzione dei Catechisti, firmata da ✠ Arthur Roche Prefetto della Congregazione, che ha evidenziato i tratti salienti di questo rito ( cfr III. Celebrazione):
16. Il ministero di Catechista è conferito dal Vescovo diocesano, o da un sacerdote da lui delegato, mediante il rito liturgico De Institutione Catechistarum promulgato dalla Sede Apostolica.
17. Il ministero può essere conferito durante la Messa o durante una celebrazione della Parola di Dio.
18. La struttura del rito prevede, dopo la liturgia della Parola, una esortazione (questo testo si presta bene all’adattamento da parte delle Conferenze Episcopali in relazione a come vorranno specificare il ruolo dei Catechisti); l’invito alla preghiera; un testo di benedizione; la consegna del crocifisso.
Si tratta di un testo di base che sarà poi tradotto e adattato dalle diverse Conferenze Episcopali del mondo, alle quali spetta il compito di chiarire profilo e ruolo dei catechisti, offrire loro dei percorsi formativi adeguati e formare le diverse comunità a cogliere il senso del ministero, non confondendolo con altri ruoli.
Viene così data completa attuazione alla volontà di Papa Francesco che il 10 maggio 2021, attraverso la pubblicazione della lettera apostolica in forma di Motu proprio “Antiquum ministerium”, ha stabilito il ministero laicale di catechista: un’urgenza per l’evangelizzazione nel mondo contemporaneo, da svolgersi in forma secolare, senza cadere nella clericalizzazione.
Compito sottolineato anche nell’ intervento di S.E. Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, delegato per la Catechesi del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, durante la conferenza Stampa di presentazione del Motu Proprio:
Il catechista – Una vocazione laicale per tutta la chiesa
Cari fratelli e sorelle, Papa Francesco, con questo Motu proprio, si propone di rafforzare il profilo catechistico nella Chiesa non facendolo derivare dal ministero della gerarchia ma orientandolo verso la gerarchia. Ciò è espresso nella sua argomentazione teologica e nella istituzione, appena creata, del ministero del catechista. Nel nuovo Motu proprio si possono individuare in particolare tre aspetti, delineati nella cornice di una vocazione autonoma a diventare e ad essere catechista.
1. Il Ministero del catechista si oppone ad una clericalizzazione dei laici e ad una laicizzazione del clero
Nel nuovo Motu proprio Papa Francesco fa chiaramente riferimento al pericolo che la definizione del profilo del ministero del catechista porti ad una nuova forma di clericalizzazione. Nel punto settimo di questa lettera Apostolica parla della vocazione missionaria del catechista, che dovrebbe essere attuata in modo tale da non cadere in nessuna forma di clericalizzazione. A voler dare un contributo personale alla vita di tutti coloro che sono battezzati, sulla base della dignità del Battesimo dove l’individuo si comprende nella sua interezza, si deve evitare ogni tentazione in tal senso; pertanto il fatto che il ministero si diversifichi sempre più nella catechesi dispensata, incoraggia la valorizzazione della dimensione prettamente laicale del ministro istituito. In questo senso, in un recente discorso, Papa Francesco ha ripreso il concetto espresso dal suo predecessore, il Papa San Giovanni Paolo II, sulla spiritualità di comunione, che si caratterizza per il fatto che il battezzato impara a vedere il positivo e ogni specificità nella vita dell´altro, accettandola come un arricchimento per il proprio servizio (cf. NMI, 43). Quindi ci si difende dal rischio della clericalizzazione.
2. Il ministero del catechista si svolge in una spiritualità comunitaria e in una spiritualità di preghiera
Nella sua catechesi all´udienza del mercoledì 14 aprile 2021 Papa Francesco ha recentemente sottolineato: “Senza fede tutto crolla. E senza preghiera, la fede muore. Quindi la chiesa, che è casa e scuola di comunione, è anche casa e scuola di preghiera”. Questa connessione concettuale prosegue quanto già affrontato nel punto precedente ed è espressamente sottolineata nel nuovo Motu proprio come elemento in un contesto interiore di un´autentica catechesi. Il catechista risponde alla sua vocazione nella Chiesa in modo particolare con la proclamazione degli insegnamenti del Vangelo; pertanto presuppone l’integrazione del catechista nella comunione della Chiesa ed esige una comunicazione costante con Dio e con i fedeli.
3. Il ministero del catechista è un servizio acquisito con specifica e solida formazione
La qualità nel ministero catechetico è garantita solo quando il catechista è accompagnato e qualificato per questa specifica vocazione e compito. È proprio in questo contesto che la Chiesa ha l´opportunità di trasmettere la specificità della vocazione e della missione del catechista. Nel sesto punto del nuovo Motu proprio, Papa Francesco sottolinea che il catechista non deve assumersi principalmente compiti liturgici o pastorali o responsabilità di altri ministeri, ma che egli stesso è nella sua testimonianza un insegnante e mistagogo, compagno e pedagogo della propria vocazione e talento, evangelicamente inteso. Quanto detto, trova riferimento nel nuovo Motu proprio al punto quarto, con l’invito a servirsi, come strumenti imprescindibili, del Catechismo della Chiesa Cattolica, delle Lettere Apostoliche Catechesi tradendae, Evangelii gaudium e del nuovo Direttorio per la Catechesi come guida. I tre punti sopra indicati definiscono i contorni essenziali del servizio del catechista nel senso del nuovo Motu proprio di Papa Francesco Antiquum ministerium. Il fatto che il Santo Padre sottolinei questo profilo ministeriale per tutta la Chiesa, facendo riferimento a quanto contenuto nel Motu proprio del 1972 di Papa Paolo VI Ministeria quaedam, sui ministeri laicali istituiti, mostra la crescente importanza di un servizio laicale e qualificato per l´edificazione del Corpo di Cristo.
Per un approfondimento sul nuovo ministero:
Il Papa istituisce il ministero di catechista Vatican News - I. Piro
Il Motu proprio. Il Papa istituisce il ministero del catechista Avvenire - R. Maccioni
Catechisti, Papa Francesco ha istituito il ministero La Voce e il tempo - P. Accornero
video di Papa Francesco sul ruolo dei catechisti nella Chiesa odierna
Il 13 dicembre il Papa ha incontrato il Presidente della Conferenza dei Vescovi di Francia S.E. Mons. Éric de Moulins-Beaufort, Arcivescovo di Reims (Francia), e i due Vicepresidenti S.E. Mons. Olivier Leborgne e S.E. Mons. Dominique Blanchet.
Come riportato in questo articolo, si è trattato del primo colloquio con le massime autorità del Clero francese all’indomani dell’Assemblea Plenaria di Lourdes (2-8 novembre 2021), in gran parte dedicata al rapporto della Ciase sulle vittime di violenza sessuale all’interno della Chiesa Francese (330mila casi presunti) .1
In questo articolo si trova il reportage della conferenza stampa di apertura dell’Assemblea, mentre nell’articolo Francia, lotta agli abusi: le proposte della Conferenza episcopale sono riportate le misure “adottate dai vescovi francesi per combattere il male degli abusi sessuali sui minori, di cui hanno riconosciuto la "dimensione sistemica" e di cui la Chiesa si assume la "responsabilità istituzionale".
In questa intervista di Mons Leborgne, vicepresidente della CEF, viene presentata una riflessione complessiva sul processo di denuncia e risarcimento delle vittime iniziato in Francia.
Sarebbe auspicabile una analoga riflessione sul questo spinoso tema anche all’interno della CEI, come ha proposto, a novembre, la Commissione Episcopale Portoghese che ha istituito una commissione nazionale della Chiesa contro gliu abusi sessuali.
Il Consiglio permanente della CEI ha mosso i primi passi in questa direzione con la celebrazione, il 18 novembre 2021 della 1ª Giornata nazionale di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi, che si è svolta In corrispondenza della Giornata europea per la protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, istituita dal Consiglio d’Europa. La Giornata, pur non essendo specificatamente riferita alla questione degli abusi nell’ambito della Chiesa, è un invito “alla preghiera per sostenere i cammini di recupero umano e spirituale delle vittime e dei sopravvissuti, da chiunque siano stati feriti, così gravemente, dentro o fuori dalla Chiesa, per le famiglie e le comunità colpite dal dolore per i loro cari». (Dall’introduzione alla preghiera di mons. Lorenzo Ghizzoni, vescovo di Ravenna-Cervia e Presidente del Servizio nazionale per la tutela dei minori).
Per animare la Giornata di preghiera sono stati predisposti diversi materiali che possono essere scaricati e utilizzati nelle Diocesi e nelle Parrocchie: un pieghevole; una proposta per la preghiera universale; uno schema adattabile per una veglia di preghiera parrocchiale o diocesana; altre preghiere dalla Pontificia Commissione per la tutela dei minori.
Nel corso dell’Omelia del 12/12/2021, dopo l’Angelus, Papa Francesco ha ricordato i 70 anni dell’Organizzazione Caritas Internationalis, di cui la Caritas Italiana è emanazione:
Rivolgo anche i miei auguri a Caritas Internationalis, che compie 70 anni. È ragazzina! Deve crescere e fortificarsi di più! Caritas è in tutto il mondo la mano amorevole della Chiesa per i poveri e i più vulnerabili, nei quali è presente Cristo. Vi invito a portare avanti il vostro servizio con umiltà e con creatività, per raggiungere i più emarginati e favorire lo sviluppo integrale come antidoto alla cultura dello scarto e dell’indifferenza. In particolare, incoraggio la vostra campagna globale Insieme Noi (Together We), fondata sulla forza delle comunità nel promuovere la cura del creato e dei poveri. Le ferite inferte alla nostra casa comune hanno effetti drammatici sugli ultimi, ma le comunità possono contribuire alla necessaria conversione ecologica. Per questo invito ad aderire alla campagna di Caritas Internationalis! E voi, cari amici di Caritas Internationalis, continuate il vostro lavoro di snellire l’organizzazione, perché i soldi non vadano all’organizzazione ma ai poveri. Snellite bene questa organizzazione.
Il Papa ha manifestato il suo appoggio alla nuova iniziativa Insieme Noi (Together We) che, ispirata dalle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti, durerà tre anni (2021 - 2024) e ha l’intenzione di tradurre in azioni concrete quell’ "ecologia integrale” prefigurata da Papa Francesco nelle encicliche Laudato si’ e Fratelli tutti.
“Agire oggi per un domani migliore” (Act today for a better tomorrow)sono, non a caso, le parole che accompagnano quest’iniziativa, simboleggiata da sette mani – quante sono le Caritas regionali operative all’interno di Caritas Internationalis – che si stringono tra di loro, intorno al mondo.
Il progetto è articolato in tre fasi, complementari tra loro e alle quali sarà dedicato in maniera specifica ognuno dei prossimi tre anni.
La prima fase, che si svolgerà nel 2022 (GLOBAL AWARENESS WEEK) sarà quella che ha come obiettivo l’aumento della consapevolezza della correlazione tra degrado ambientale – ad esempio il suo impatto sulla scarsità di cibo e di acqua – e povertà, marginalizzazione e diseguaglianze. Un’opera di sensibilizzazione che deve partire innanzitutto dalle comunità di base, come possono essere villaggi e parrocchie.
La seconda fase, che si svolgerà nel 2023 (GLOBAL ACTION WEEK) sarà dedicata a “far ascoltare le grida dei poveri” a governi, Stati e organizzazioni internazionali, in modo da cercare di far includere la voce di chi è marginalizzato nelle decisioni politiche al fine di creare una società più equa e giusta.
La terza fase, che si svolgerà nel 2024 (GLOBAL CELEBRATION - CLOSURE - FINAL EVALUATION) caratterizzata dal confronto delle esperienze maturate dalle comunità, condividendo le buone pratiche in una settimana di incontri a fine anno.
Per finire a voi tutti cari lettori invio un caloroso augurio di Buon Natale, nella speranza che possiate trascorrerlo in salute ed insieme a tutti i vostri cari.
Il Botticelli: Natività mistica (National Gallery di Londra)
Sul tema degli abusi in Francia avevo già dedicato un approfondimento nel secondo numero di questa newsletter, in occasione della pubblicazione, in ottobre, da parte della Commissione Indipendente sugli Abusi Sessualinella Chiesa (Ciase) del suo Rapporto sulla pedofilia in ambito ecclesiastico francese.