#017 - Venerdì 28 GENNAIO 2022
Contro la pena di morte, le Associazioni internazionali di fedeli, X° incontro mondiale delle famiglie, "Dentro il Vaticano"
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L’atteggiamento della Chiesa sul tema della pena di morte è molto chiaro e non lascia spazio a false interpretazioni1. Negli ultimi pontificati la Chiesa ha preso posizioni sempre più nette a partire da Papa Giovanni Paolo II che in “Evangelium Vitae “nel 1995 scriveva:
Tra i segni di speranza va pure annoverata la crescita, in molti strati dell'opinione pubblica, di una nuova sensibilità sempre più contraria alla guerra come strumento di soluzione dei conflitti tra i popoli e sempre più orientata alla ricerca di strumenti efficaci ma «non violenti» per bloccare l'aggressore armato. Nel medesimo orizzonte si pone altresì la sempre più diffusa avversione dell'opinione pubblica alla pena di morte anche solo come strumento di «legittima difesa» sociale, in considerazione delle possibilità di cui dispone una moderna società di reprimere efficacemente il crimine in modi che, mentre rendono inoffensivo colui che l'ha commesso, non gli tolgono definitivamente la possibilità di redimersi.(Cap I -LA VOCE DEL SANGUE DI TUO FRATELLO GRIDA A ME DAL SUOLO - LE ATTUALI MINACCE ALLA VITA UMANA - par 27)
e poi ancora :
In questo orizzonte si colloca anche il problema della pena di morte, su cui si registra, nella Chiesa come nella società civile, una crescente tendenza che ne chiede un'applicazione assai limitata ed anzi una totale abolizione. Il problema va inquadrato nell'ottica di una giustizia penale che sia sempre più conforme alla dignità dell'uomo e pertanto, in ultima analisi, al disegno di Dio sull'uomo e sulla società. In effetti, la pena che la società infligge «ha come primo scopo di riparare al disordine introdotto dalla colpa». La pubblica autorità deve farsi vindice della violazione dei diritti personali e sociali mediante l'imposizione al reo di una adeguata espiazione del crimine, quale condizione per essere riammesso all'esercizio della propria libertà. In tal modo l'autorità ottiene anche lo scopo di difendere l'ordine pubblico e la sicurezza delle persone, non senza offrire allo stesso reo uno stimolo e un aiuto a correggersi e redimersi. È chiaro che, proprio per conseguire tutte queste finalità, la misura e la qualità della pena devono essere attentamente valutate e decise, e non devono giungere alla misura estrema della soppressione del reo se non in casi di assoluta necessità, quando cioè la difesa della società non fosse possibile altrimenti. Oggi, però, a seguito dell'organizzazione sempre più adeguata dell'istituzione penale, questi casi sono ormai molto rari, se non addirittura praticamente inesistenti (Cap III- NON UCCIDERE - LA LEGGE SANTA DI DIO - par 56)
Queste stesse parole erano poi state riprese nel 2004 dal Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, al punto numero 405 (CAPITOLO OTTAVO - LA COMUNITÀ POLITICA - III. L'AUTORITÀ POLITICA - e) Infliggere le pene).
Anche Benedetto XVI durante il suo pontificato si era fatto portavoce della lotta contro la pena di morte, rivolgendosi, in inglese, ai partecipanti al Convegno della Comunità di Sant'Egidio sull'eliminazione della pena di morte, durante l’Udienza Generale del 30/11/2011.
Mi auguro che le vostre decisioni incoraggino le iniziative politiche e legislative promosse in un numero sempre crescente di paesi al fine di eliminare la pena di morte e proseguire i progressi sostanziali compiuti nell'adeguamento del diritto penale sia alla dignità umana dei detenuti che all'effettivo mantenimento dell'ordine pubblico.
E’ tuttavia con il pontificato di Papa Francesco che la condanna senza riserve della pena di morte ha raggiunto la sua forma più compiuta, innanzitutto nel 2018 attraverso la Nuova redazione del n. 2267 del Catechismo della Chiesa Cattolica sulla pena di morte ”:
2267. Per molto tempo il ricorso alla pena di morte da parte della legittima autorità, dopo un processo regolare, fu ritenuta una risposta adeguata alla gravità di alcuni delitti e un mezzo accettabile, anche se estremo, per la tutela del bene comune.
Oggi è sempre più viva la consapevolezza che la dignità della persona non viene perduta neanche dopo aver commesso crimini gravissimi. Inoltre, si è diffusa una nuova comprensione del senso delle sanzioni penali da parte dello Stato. Infine, sono stati messi a punto sistemi di detenzione più efficaci, che garantiscono la doverosa difesa dei cittadini, ma, allo stesso tempo, non tolgono al reo in modo definitivo la possibilità di redimersi.
Pertanto la Chiesa insegna, alla luce del Vangelo, che «la pena di morte è inammissibile perché attenta all’inviolabilità e dignità della persona» e si impegna con determinazione per la sua abolizione in tutto il mondo.
Stessi concetti erano stati ribaditi anche nel dicembre 2018, nel discorso alla Delegazione della Commissione Internazionale contro la Pena di Morte
Nell’ ottobre 2020 con l’Enciclica Fratelli tutti il Papa riafferma con forza il pensiero della Chiesa dedicando un intero paragrafo La pena di morte (265 - 270), alle riflessioni su questo tema.
Desidero sottolineare che «è impossibile immaginare che oggi gli Stati non possano disporre di un altro mezzo che non sia la pena capitale per difendere dall’aggressore ingiusto la vita di altre persone».(267)
e poi ancora:
Gli argomenti contrari alla pena di morte sono molti e ben conosciuti. La Chiesa ne ha opportunamente sottolineato alcuni, come la possibilità dell’esistenza dell’errore giudiziario, e l’uso che di tale pena fanno i regimi totalitari e dittatoriali, che la utilizzano come strumento di soppressione della dissidenza politica o di persecuzione delle minoranze religiose e culturali, tutte vittime che per le loro rispettive legislazioni sono “delinquenti”.(268)
Per spingersi oltre, con una condanna anche dell’ergastolo:
Tutti i cristiani e gli uomini di buona volontà sono dunque chiamati oggi a lottare non solo per l’abolizione della pena di morte, legale o illegale che sia, e in tutte le sue forme, ma anche al fine di migliorare le condizioni carcerarie, nel rispetto della dignità umana delle persone private della libertà. E questo, io lo collego con l’ergastolo. […] L’ergastolo è una pena di morte nascosta».
Tra le associazioni cattoliche che più di altre si impegnano, sulla sequela della Chiesa, nella lotta all’abolizione della pena di morte nel mondo va ricordata la Comunità di Sant’Egidio che così illustra le finalità del suo impegno :
….Estrema sintesi delle violazioni dei diritti umani, la pena di morte rappresenta una forma di tortura, contraddice una visione riabilitativa della giustizia, legittima la violenza e la perpetua e, spesso, si fa strumento per colpire minoranze politiche, etniche o religiose. Inoltre, quando uno Stato uccide in nome della legge, abbassa il livello del suo sistema legislativo al livello di chi uccide.
Il nostro è un lavoro che parte dalle carceri e dai bracci della morte, dalle persone che vivono il dramma della pena di morte….
Tale impegno si concretizza in strategie concrete che vanno dagli appelli inviati alle autorità competenti per ottenere la commutazione della pena o la revisione del caso, ai progetti “Città per la vita, contro la pena di morte” e “Scrivere ad un condannato a morte” ai numerosi convegni che organizza sul tema dell’abolizione della pena di morte.
Proprio lo scorso 30 novembre 2021 ha promosso un webinar internazionale dal titolo "No Justice without Life" con esperti, attivisti, testimoni e società civile da Africa, Asia, Europa e Nord America.
ASSOCIAZIONI INTERNAZIONALI DI FEDELI
In base al Codice di Diritto Canonico2 la Chiesa autorizza la fondazione di Associazioni di Fedeli:
I fedeli sono liberi di fondare e di dirigere liberamente associazioni che si propongano un fine di carità o di pietà, oppure associazioni che si propongano l'incremento della vocazione cristiana nel mondo; sono anche liberi di tenere riunioni per il raggiungimento comune di tali finalità (can 215 - LIBRO II :IL POPOLO DI DIO, PARTE I : I FEDELI CRISTIANI, TITOLO I: OBBLIGHI E DIRITTI DI TUTTI I FEDELI)
e più in là, nello stesso LIBRO II, dedica l’intero TITOLO V: ASSOCIAZIONI DEI FEDELI (Cann. 298 – 329) alle diverse tipologie di forme di Associazioni.
Nella Chiesa vi sono associazioni, distinte dagli istituti di vita consacrata e dalle società di vita apostolica, in cui i fedeli, sia chierici, sia laici, sia chierici e laici insieme, tendono, mediante l'azione comune, all'incremento di una vita più perfetta, o alla promozione del culto pubblico o della dottrina cristiana, o ad altre opere di apostolato, quali sono iniziative di evangelizzazione, esercizio di opere di pietà o di carità, animazione dell'ordine temporale mediante lo spirito cristiano (Can. 298 - §1)3.
Il CIC precisa le diverse possibili tipologie di associazioni4 e demanda esplicitamente al Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita5 la potestà di erigere quelle internazionali. Come recita l’art. 7 dello Statuto infatti:
Nell’ambito della propria competenza, il Dicastero accompagna la vita e lo sviluppo delle aggregazioni dei fedeli e i movimenti laicali; erige poi quelle che hanno un carattere internazionale e ne approva o riconosce gli statuti, salva la competenza della Segreteria di Stato….
Sul proprio sito web il Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita offre un “Repertorio delle associazioni internazionali di fedeli”, che recensisce i nomi e le descrizioni sommarie delle 109 entità riconosciute o erette dal Dicastero6.
Utilizzerò prossimamente questo repertorio per dedicare, nelle prossime newsletter, approfondimenti sulle singole realtà associative internazionali della Chiesa, evidenziandone il ruolo ed i caratteri specifici delle loro missioni.
In vista del X° incontro mondiale delle famiglie, che si terrà a Roma dal 22 al 26 giugno 2022 (qui si può trovare il programma completo) la diocesi di Roma e il Dicastero per i laici la famiglia e la vita, che organizzano l'Incontro, stanno diffondendo risorse pastorali che possano aiutare le diocesi, i movimenti, le associazioni a organizzare eventi, riflessioni e incontri nelle comunità locali. In questa prospettiva la diocesi di Roma ha elaborato otto catechesi sulla famiglia, già disponibili sul sito ufficiale dell'Incontro www.romefamily2022.com, ognuna delle quali sarà abbinata con un breve video realizzato dal regista Antonio Antonelli. Il primo “Vocazione e Famiglia”, online da pochi giorni, riguarda il "dare il nome" e ha come protagonista una ostetrica in una clinica romana.
Sul sito sono liberamente scaricabili ulteriori sussidi : il kit pastorale, i testi completi delle 8 catechesi, la preghiera.
Sempre sul tema dell’essere famiglia oggi segnalo l’intervista a Papa Francesco di A. Monda e A. Gisotti “I genitori che affrontano ogni sfida per i loro figli sono eroi” pubblicata dall’Osservatore Romano il 13 gennaio 2022 e la Lettera agli Sposi del Santo Padre del 26 /12/2021 in occasione dell’anno Famiglia Amoris Laetitiam.
🇻🇦dentro il Vaticano
A partire dal 1/2/2021, Vatican News, la testata giornalistica online della stampa ufficiale della Città del Vaticano, ha iniziato a pubblicare, con cadenza bi-mensile, all’interno della rubrica DENTRO IL VATICANO, una serie di brevi video con le interviste ai responsabili dei diversi dicasteri/ congregazioni/ pontifici consigli.
L’intento è quello di avvicinare i lettori ai
“… dicasteri della Santa Sede, raccontati dall’interno: storia, obiettivi e "bilancio di missione", come funzionano le strutture che sostengono il ministero del Papa”.
Ad oggi i video presenti sulla pagina sono 18 e vanno dalla Congregazione per la Dottrina della Fede alla Congregazione per l’Educazione Cattolica, in attesa delle prossime pubblicazioni.
Come ci ricorda Papa Francesco nell’Enciclica “Fratelli tutti “ (numero 265) già Lattanzio, Papa Nicola I, S. Agostino si erano mostrati chiaramente contrari alla pena capitale.
Il codice di diritto canonico (abbreviato in CIC o anche CJC, dal titolo latino Codex iuris - o juris - canonici), è il codice normativo della Chiesa cattolica di rito latino. Il nuovo CIC è stato promulgato da Giovanni Paolo II il 25 gennaio 1983, con la Costituzione apostolica Sacrae disciplinae leges ed è entrato in vigore il 27 novembre dello stesso anno. Consta di 1752 canoni ed è diviso in sette "libri", ognuno dei quali è suddiviso in varie "parti", a loro volta suddivise in "titoli", poi "capitoli", e quindi "articoli". Ha subito nel tempo diverse modifiche volute dai successori di Giovanni Paolo II sia sotto forma di Lettere Apostoliche in forma di Motu proprio che in forma di Costituzioni Apostoliche.
Ricordiamo come l’impulso a fondare associazioni dei fedeli, presente da sempre nella Chiesa, era già stato fatto proprio dal Concilio Vaticano II, attraverso il decreto Apostolicam Actuositatem, promulgato da Papa Paolo VI nel 1965: il decreto infatti ha riconosciuto l'importanza del laicato all'interno della Chiesa cattolica, ribadendo la vocazione dei laici all'adempimento della missione apostolica della Chiesa, nell'evangelizzazione e nella santificazione dell'umanità.
Si distinguono, tra le altre, le associazioni private (costituite cioè da fedeli in forma privata) e quelle pubbliche (erette direttamente da autorità ecclesiastiche) che, a loro volta possono essere sia diocesane che nazionali o internazionali.
Per approfondire la storia, gli obiettivi e "bilancio di missione" del dicastero si faccia riferimento all’ intervista al cardinale prefetto Kevin Joseph Farrell pubblicata il 14/6/2021 da Vatican News nella sua rubrica “DENTRO IL VATICANO”.
Le associazioni internazionali di fedeli sono state oggetto di un Decreto generale emanato dal Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita il 3 /6/2021 che regola la durata e il numero dei mandati di governo (con un massimo di 10 anni consecutivi) nelle associazioni internazionali di fedeli, private e pubbliche, e la necessaria rappresentatività dei membri al processo di elezione dell’organo di governo internazionale. Per un approfondimento si veda la Nota Esplicativa che lo accompagna e l’articolo Associazioni internazionali di fedeli: decreto per il ricambio ai vertici pubblicato da l’”Avvenire” l’11/6/2021.