#018 - Venerdì 4 Febbraio 2022
Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali 2022, Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII”, 30ma Giornata Mondiale del Malato, Progetto Podcast della Pasorale della Salute CEI
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La Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali è l’unica giornata istituita dal Concilio Vaticano II, nel 1964, sotto il Pontificato di Papa Paolo VI. La relativa disposizione è contenuta nel paragrafo 18 del decreto Inter Mirifica: “
Al fine poi di rendere più efficace il multiforme apostolato della Chiesa con l’impiego degli strumenti di comunicazione sociale, ogni anno in tutte le diocesi del mondo, a giudizio dei vescovi, venga celebrata una «giornata» nella quale i fedeli siano istruiti sui loro doveri in questo settore, invitati a speciali preghiere per questo scopo e a contribuirvi con le loro offerte. Queste saranno debitamente destinate a sostenere le iniziative e le opere promosse dalla Chiesa in questo campo, secondo le necessità dell’orbe cattolico.”
Questa giornata, giunta ormai alla 56ma edizione, viene indetta seguendo un rituale che si ripete ogni anno:
inizia, il 29 settembre dell’anno precedente (festa dell’arcangelo Gabriele) con l’annuncio del tema: “Questo il tema che il Santo Padre Francesco ha scelto per la 56.ma Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, che si celebrerà nel 2022: Ascoltate! Dopo il Messaggio del 2021, centrato sull’andare e vedere, nel suo nuovo Messaggio per la Giornata Mondiale del 2022 Papa Francesco chiede al mondo della comunicazione di reimparare ad ascoltare. La pandemia ha colpito e ferito tutti e tutti hanno bisogno di essere ascoltati e confortati. L’ascolto è fondamentale anche per una buona informazione. La ricerca della verità comincia dall’ascolto. E così anche la testimonianza attraverso i mezzi della comunicazione sociale. Ogni dialogo, ogni relazione comincia dall’ascolto. Per questo, per poter crescere, anche professionalmente, come comunicatori, bisogna reimparare ad ascoltare tanto.
Gesù stesso ci chiede di fare attenzione a come ascoltiamo (cf Lc 8,18). Per poter veramente ascoltare ci vuole coraggio, ci vuole un cuore libero e aperto, senza pregiudizi. In questo tempo nel quale la Chiesa tutta è invitata a mettersi in ascolto per imparare ad essere una Chiesa sinodale, tutti siamo invitati a riscoprire l’ascolto come essenziale per una buona comunicazione”.
prosegue il 24 gennaio di ogni anno (giorno in cui cade la festa di S. Francesco di Sales, patrono dei giornalisti cattolici) con la diffusione del messaggio da parte del Santo Padre.per la Giornata. Anche quest’anno, il 24/1/2022, Papa Francesco ha diffuso il messaggio per la GMCS 2022.
termina con la giornata vera e propria che è celebrata sempre la domenica che precede la Pentecoste: quest’anno sarà domenica 29 maggio 2022. In questo modo il messaggio resta di attualità per ben otto mesi, garantendo così un tempo alla riflessione e alla pubblicazione di articoli, commenti, omelie e testi di preghiere per l’assemblea eucaristica.
La giornata è organizzata dal Dicastero per la Comunicazione.1
Per un maggior approfondimento della GMCS 2022 si può fare riferimento ai seguenti articoli : Se l’ascolto diventa il cuore dell’informazione - L’Osservatore Romano (28/1/2022) - Per un uso consapevole dei social - L’Osservatore Romano (28/1/2022) - Messaggio Giornata comunicazioni sociali 2021: Corrado (Cei), “la necessità e l’urgenza di recuperare la virtù dell’ascolto”- Agensir (24/1/2022)
Si svolgerà domenica 6 Febbraio la 44° Giornata Mondiale della Vita, occasione per riflettere su aborto, referendum per "l'omicidio del consenziente", pandemia.
Nel messaggio “Custodire ogni vita” pubblicato il 28/9/2021 dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana la CEI riafferma come:
“ll vero diritto da rivendicare è quello che ogni vita, terminale o nascente, sia adeguatamente custodita. Mettere termine a un'esistenza non è mai una vittoria, né della libertà, né dell'umanità, né della democrazia: è quasi sempre il tragico esito di persone lasciate sole con i loro problemi e la loro disperazione"…
"il 'diritto all'aborto' e la prospettiva di un referendum per depenalizzare l'omicidio del consenziente", così come alcune "manifestazioni di egoismo" durante la pandemia nascono "da una malintesa affermazione di libertà e da una distorta concezione dei diritti".
1️⃣ Associazione Comunità “Papa Giovanni XXIII”
🔸ANNO DI FONDAZIONE : 1968. Il 7 ottobre 1998, ottiene il riconoscimento come associazione internazionale di fedeli dal Pontificio Consiglio per i Laici.
🔸SITO e sede https://www.apg23.org/ - Rimini
🔸SOCIAL : Facebook, Twitter, Youtube
🔸STORIA Alla fine degli anni Cinquanta, la convinzione dell’importanza di essere presenti ai giovani, tra i quali insegna religione, porta don Oreste Benzi (1925-2007), sacerdote della diocesi di Rimini, a dare il via a una serie di attività che favoriscano un “incontro simpatico con Cristo” per coinvolgere la maggior parte di adolescenti che per la loro formazione hanno incontri decisivi con tutti ad eccezione di Cristo. Per questo nel 1958 si costituisce, con atto notarile, l'"Associazione per la formazione religiosa della gioventù bisognosa". In questo progetto rientra anche la costruzione di una casa per soggiorni alpini "Casa Madonna delle Vette"2, dove migliaia di ragazzi lontani dalla Chiesa e a rischio di devianza hanno potuto fare e fanno tuttora un’esperienza liberante per scegliere i valori cristiani facendoli rientrare nel proprio ciclo vitale. Nel 1968, con un gruppo di giovani che si prestano a fare vacanza animando i soggiorni montani e con alcuni altri sacerdoti, don Benzi dà vita alla Comunità Papa Giovanni XXIII. L’incontro con persone che “nella vita non riuscirebbero a cavarsela da sole” (disabili, emarginati, esclusi, dimenticati) e la disponibilità a tempo pieno di alcuni giovani porta all’apertura della prima “casa famiglia”, avvenuta nel 1972 a Coriano in provincia di Rimini. Per approfondire la storia dell’associazione, dalla sua fondazione ad oggi, si può fare riferimento qui.
🔸IDENTITA’ Le linee di vita spirituale secondo le quali la Comunità Papa Giovanni XXIII intende seguire Cristo , servo e sofferente, sono articolate in cinque punti.
Condividere la vita degli ultimi. I membri della Comunità s'impegnano a condividere la vita degli ultimi mettendo la propria vita con la loro vita, facendosi carico della loro situazione, mettendo la propria spalla sotto la loro croce, accettando di farsi liberare dal Signore attraverso loro.
Condurre una vita da poveri. Coloro che hanno scelto questa via di santificazione si modificano per condurre concretamente una vita da poveri alla sequela di Gesù. Il povero che il Signore fa loro incontrare trasforma la loro vita, sconvolge la loro sicurezza, può chiedere anche il posto nella famiglia. I membri della Comunità non si ritengono proprietari o padroni ma amministratori fedeli, sia dei doni e della grazia ricevuti dal Signore, sia del denaro di cui vengono in possesso. Essi ricercano anche le virtù connesse alla vita da poveri; la frugalità, la semplicità, il coraggio della verità, l'essenzialità, l'umiltà, il sacrificio accompagnato in maniera particolare dalla scomodità.
Fare spazio alla preghiera e alla contemplazione. I membri della Comunità trovano lo strumento privilegiato per vivere ed approfondire la loro relazione di figli verso il Padre, nella preghiera e nella contemplazione; cercano di fare dell'unione con Dio una dimensione di vita.
Lasciarsi guidare nell'obbedienza. Per non correre invano, coloro che appartengono alla Comunità riconoscono il servizio di conferma e di guida esercitato dal responsabile generale.
Vivendo la fraternità. L'amore a Dio diretto ai fratelli è la fraternità. La prova che si ama Dio è l'amore ai fratelli (1Gv. 4,20). Il segno che si amano gli ultimi è dato dall'amore esistente fra i membri della Comunità.
🔸AMBITI DI INTERVENTO Sono principalmente : MINORI E GIOVANI, DISABILITÀ, EMARGINAZIONE E TRATTA, DIPENDENZE, PER LA VITA, LAVORO SOLIDALE, GIUSTIZIA E PACE, CONDIVISIONE NEL MONDO. Queste attività vengono sviluppate attraverso case famiglia, case di preghiera e fraternità, capanne di fraternità, villaggi, comunità terapeutiche, centri diurni, comunità educanti carcerarie.
🔸PRESENZA NEL MONDO Dal 1983 inizia la sua missione nel mondo, con una prima casa famiglia in Zambia. Attualmente è diffusa in tutto il mondo, anche se svolge la maggior parte dei suoi compiti in Italia.
🔸PRESENZA ALL’ONU Dal 2006 APG23 siede alle Nazioni Unite con lo Status di Consultative Special nell'Ecosoc (Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite), facendosi portavoce degli ultimi del mondo laddove i leader internazionali prendono le decisioni sulle sorti dell'umanità.
🔸PUBBLICAZIONI Sempre è la casa editrice dalla Comunità Papa Giovanni XXIII.
Pubblica libri e periodici che nascono dalla condivisione di vita con gli “ultimi” e dalla sperimentazione di nuovi modelli di vita in Italia e nel mondo.
🔸NEWSLETTER E’ possibile l’iscrizione alla newsletter settimanale SEMPRENEWS, compilando un breve questionario in fondo alla homepage del sito.
La Giornata Mondiale del Malato, che ricorre l’11 febbraio, è giunta quest’anno alla sua 30.ma edizione e si confronterà sul tema “Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso” (Lc 6,36): Porsi accanto a chi soffre in un cammino di carità”. Nel suo Messaggio per l’occasione Papa Francesco ricorda che “la vicinanza agli infermi e la loro cura pastorale non è compito solo di alcuni ministri specificamente dedicati” ma “è un invito rivolto da Cristo a tutti i suoi discepoli”. Una chiamata rivolta a tutta la Chiesa, per la quale il servizio ai malati e ai sofferenti è parte integrante della propria missione (cfr. Dolentium Hominum,1 Motu Proprio di Papa Giovanni Paolo II).
Quest’anno le celebrazioni si terranno in forma solenne in Vaticano, articolate in due giornate:
il 10 febbraio un webinar, dalle 15.00 alle 17.30 (CET) ripercorrerà la storia della Giornata, mostrandone i frutti e sottolineando l’attualità del suo messaggio.
l’11 febbraio, nel giorno della ricorrenza, alle ore 10.00, sarà celebrata una Santa Messa presso la Basilica di San Pietro, presieduta dal Card. Peter Turkson, già Prefetto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, alla presenza di malati, operatori socio-sanitari, assistenti e volontari
📻 da ascoltare Nel 30° anniversario della Giornata Mondiale del Malato, l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Salute della C.E.I., lancia il progetto “Allarga il tuo cuore. In ascolto della santità, del Magistero e delle sofferenze”.
Questo progetto è finalizzato alla diffusione di podcast tematici gratuiti di 5 minuti ciascuno, che usciranno, a partire da febbraio, tutti i mercoledì, sul canale SoundCloud della Pastorale della Salute. Per ascoltarli andare a questo link . Il progetto prevede tre linee di contenuto:
«In ascolto del magistero. Le parole della Chiesa per la pastorale della salute». (13 episodi)
«In ascolto della santità. La storia dei santi testimoni della sofferenza e della cura». (26 episodi)
«In ascolto dei protagonisti delle sofferenze. I racconti e le testimonianze dei giorni più difficili». (13 episodi).
Il Dicastero per la comunicazione è un dicastero della Curia romana istituito da papa Francesco il 27 giugno 2015. Il dicastero è stato istituito inizialmente come Segreteria per la comunicazione da papa Francesco, con la lettera apostolica in forma di motu proprio, L'attuale contesto comunicativo del 27 giugno 2015 e nell’estate del 2018 ha assunto il nome attuale. Ad esso è stata affidata la riorganizzazione dell’intero sistema comunicativo della Santa Sede, diventando il referente unico dei processi comunicativi. Ad esso fanno capo : il sito ufficiale della Santa Sede Vatican.va, la Sala Stampa della Santa Sede, il portale d'informazione Vatican News, il quotidiano L'Osservatore Romano, la Libreria Editrice Vaticana, Vatican Media (servizio foto, audio e video), Radio Vaticana Italia ,la Tipografia Vaticana, la Filmoteca Vaticana. Per un approfondimento della sua missione si faccia riferimento all’intervista con il prefetto del Dicastero, il giornalista Paolo Ruffini.
La casa alpina della Val di Fassa esiste ancora e segue, nel segno dell’accoglienza, le intuizioni ed il carisma di don Oreste.