#019 - Venerdì 11 Febbraio 2022
Talita Kum e la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta, XXVI Giornata della Vita Consacrata, intervista del Papa
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Nel dopo Angelus di Domenica 6 Febbraio il Papa ha ricordato due importanti appuntamenti mondiali:
Oggi si celebra la Giornata internazionale contro le mutilazioni genitali femminili. Sono circa tre milioni le ragazze che, ogni anno, subiscono tale intervento, spesso in condizioni molto pericolose per la loro salute. Questa pratica, purtroppo diffusa in diverse regioni del mondo, umilia la dignità della donna e attenta gravemente alla sua integrità fisica.
E martedì prossimo, memoria liturgica di Santa Giuseppina Bakhita, si celebrerà la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone. Questa è una ferita profonda, inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per la persona umana. Tante ragazze – le vediamo sulle strade – che non sono libere, sono schiave dei trafficanti, che le mandano a lavorare e, se non portano i soldi, le picchiano. Oggi succede questo nelle nostre città. Pensiamoci sul serio.
Davanti a queste piaghe dell’umanità, esprimo il mio dolore ed esorto quanti ne hanno la responsabilità ad agire in modo deciso, per impedire sia lo sfruttamento sia le pratiche umilianti che affliggono in particolare le donne e le bambine.
Il tema dell’ottava Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone, istituita nel 2015 da Papa Francesco, è stato, per il 2022 “La forza della cura. Donne, economia e tratta di persone”con l’intento di mettere al centro le donne e le bambine che, secondo i dati Onu, rappresentano il 72 per cento delle vittime di tratta. Sono loro, infatti, ad essere maggiormente colpite dalla violenza della tratta. Allo stesso tempo, hanno un ruolo fondamentale e importante nel processo di trasformazione dell’economia di sfruttamento in un’ economia della cura.
Qui il documento di riflessione sul tema, il testo del videomessaggio del Papa per la giornata (con la sua preghiera) e le parole di Suor Gabriella Bottani, suora missionaria comboniana, coordinatrice dell’evento:
La pandemia ha aumentato il business della tratta, le condizioni di vulnerabilità per le persone più a rischio e le disuguaglianze tra uomini e donne. Noi donne, dunque, dobbiamo assumere un ruolo da protagoniste per promuovere un sistema economico nuovo, fondato sulla forza della cura. Con questa Giornata rifletteremo insieme per approfondire le cause della tratta ed individuare possibili cammini di liberazione. La violenza causata dallo sfruttamento può essere trasformata con gesti di cura e di solidarietà.
La giornata ha visto svolgersi una maratona online di preghiera che, partendo dall’Oceania, l’Asia e il Medio Oriente, è poi passata in Africa, Europa, Sud America, per concludersi in Nord America. La registrazione della veglia di preghiera è visibile sul sito della giornata www.preghieracontrotratta.org e su YouTube.
Alla maratona hanno portato la loro testimonianza religiose e consacrati, ma anche sopravvissute, attivisti, volontari, economiste, imprenditrici da oltre 30 Paesi, ed è stata coordinata da Talitha Kum, la Rete Internazionale della Vita Consacrata contro la tratta di persone, in coordinamento con il Dicastero per la Vita Consacrata, il Pontificio Consiglio di Giustizia e Pace, il Pontificio Consiglio dei Migranti e Popoli Itineranti, l’Accademia delle Scienze Vaticane, Caritas Internationalis (CI), l’Unione Internazionale delle Associazioni Femminili Cattoliche (WUCWO) e il gruppo di lavoro contro la tratta della Commissione giustizia e pace delle Unione Internazionali delle Superiore e dei Superiori Generali (UISG/USG).
Talitha Kum è una organizzazione internazionale nata negli anni ‘90 che prende il nome da un’espressione che si trova nel Vangelo di Marco (5,41). Talitha Kum, tradotta dall’aramaico, significa: “fanciulla, io ti dico, alzati”. Queste parole sono rivolte da Gesù alla figlia di Giairo, una dodicenne che giaceva apparentemente senza vita. Gesù, dopo aver pronunciato queste parole la prese per mano e lei immediatamente si alzò e si mise a camminare. La missione di Talitha Kum è porre fine alla tratta di esseri umani (#endhumantrafficking) attraverso iniziative di collaborazione incentrate su prevenzione, protezione, reinserimento sociale e riabilitazione dei sopravvissuti, partenariato e difesa, promuovendo azioni che incidono sulle cause sistemiche.
Come donne consacrate viviamo in solidarietà con i nostri fratelli e sorelle che soffrono le conseguenze del male della tratta di persone. Condividiamo la nostra vita con chi è in situazione di vulnerabilità sociale e rischio di tratta. Abbiamo accolto l’invito di stare dalla parte di chi è discriminato, sfruttato e vittimizzato dalla schiavitù moderna rompendo il silenzio, l’indifferenza e il conformismo che sostengono la tratta di persone e ogni forma di mercificazione della vita. Valorizziamo e promuoviamo la collaborazione e la partnership con tutte le organizzazioni che sono impegnate ad eliminare la tratta di persone e le sue cause.
Le reti di Talitha Kum sono attive nei 5 continenti e coordinano l'impegno contro la tratta di 50 Reti inter-congregazionali organizzate a livello nazionale-locale e 10 reti di coordinamento congiunto di diversi paesi a livello regionale. (dati Census di Talitha Kum 2021). Per un maggior approfondimento sull’organizzazione si possono consultare la sua visione e la sua storia.
Il 2 febbraio 2022, nella ricorrenza della Festa di Presentazione del Signore, la Chiesa ha celebrato la XXVI Giornata della Vita Consacrata.
Istituita da San Giovanni Paolo II nel 1997, la Giornata è occasione per celebrare e ringraziare per il dono della vita consacrata, rinnovando i propositi e i sentimenti che hanno ispirato la donazione al Signore e per valorizzare la testimonianza di coloro che hanno scelto di seguire Cristo più da vicino, mediante la pratica dei consigli evangelici.
Il Cardinal João Braz de Aviz e l’Arcivescovo José Rodríguez Carballo – Prefetto e Segretario della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica – con una Lettera si sono rivolti a tutti i consacrati e le consacrate, invitando a partecipare attivamente cammino ecclesiale apertosi il 10 ottobre 2021 dal titolo: Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione.
La parola su cui soffermarsi quest’anno è l’ascolto, con la richiesta di entrare nel:
“dinamismo di ascolto reciproco, condotto a tutti i livelli di Chiesa, coinvolgendo tutto il popolo di Dio” (Papa Francesco alla Diocesi di Roma, 18 settembre 2021). “Si tratta innanzitutto di un cammino che interpella ogni comunità vocazionale nel suo essere espressione visibile di una comunione d’amore, riflesso della relazione trinitaria, della sua bontà e della sua bellezza, capace di suscitare nuove energie per confrontarci concretamente con il momento attuale”.
Riandare alla propria chiamata vocazionale, ritrovare la gioia del sentirsi ed essere parte di un progetto d’Amore e riscoprire con stupore che il Signore chiama ciascuno/a a realizzare il sogno di bene sull’umanità, aiuta a ravvivare e a rafforzare la propria appartenenza, che è la prima declinazione di partecipazione: “non posso partecipare se mi concepisco come il tutto e non mi riconosco parte di un progetto condiviso”.
È un corpo che richiede la partecipazione di tutti/e – nessuna/o, si escluda o si senta escluso/a, si senta escluso da questo cammino; nessuna/o pensi “non mi riguarda” – che richiede l’unità delle membra con il corpo e la comunione di tutte le ricchezze delle vite e dei carismi, comprese le fatiche e le ferite, che non vanno nascoste:
“La vita consacrata nasce nella Chiesa, cresce e può dare frutti evangelici solo nella Chiesa, nella comunione vivente del Popolo fedele di Dio” (Papa Francesco, 11 dicembre 2021).
“La partecipazione diventa allora responsabilità”: la chiamata ad essere Chiesa sinodale non può essere disattesa, non si può mancare o agire in autonomia. “La sinodalità comincia dentro di noi: da un cambio di mentalità, da una conversione personale, nella comunità o fraternità, dentro casa, nel lavoro, nelle nostre strutture per espandersi nei ministeri e nella missione”.
Lo stile della partecipazione diventa di conseguenza quello della corresponsabilità, proprio della natura della Chiesa, la comunione, e del suo senso ultimo: “il sogno missionario di arrivare a tutti, di avere cura di tutti, di sentirsi tutti fratelli e sorelle, insieme nella vita e nella storia, che è storia di salvezza”. 1
Per un commento alla Lettera si può leggere l’ intervista al vescovo Martinelli, presidente della Commissione episcopale Cei.
Questa invece è l’omelia del Papa durante la Santa Messa per la celebrazione della XXVI Giornata della Vita Consacrata.
La giornata di domenica 6 Febbraio 2022 ha visto l’intervista del Papa, che per la prima volta ha partecipato, con un’ intervista registrata2, alla trasmissione “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, sul canale nazionale RAI3.
Questa la registrazione dell’evento dal canale Rai News e la trascrizione integrale dell’intervista a cura de L’Osservatore Romano.
In realtà non si tratta della prima presenza in assoluto del Santo Padre sulle reti televisive: già il 10 gennaio 2021 aveva rilasciato un’ intervista in esclusiva mondiale “Il mondo che vorrei” al vaticanista del TG5 Fabio Marchese Ragona e il19 dicembre dello stesso anno, sempre per l’emittente di Mediaset, aveva preso parte allo Speciale Tg5 “Francesco e gli Invisibili – Il Papa incontra gli ultimi, curato dallo stesso giornalista.
Per approfondire (link non a pagamento):
“Francesco: “Il perdono è un diritto umano “ - Salvatore Cernuzio - Vatican News
Papa Francesco da Fazio, le critiche della stampa estera: «Nessuna domanda su abusi sessuali e scandali» – L’intervista - Chiara Piselli - OPENONLINE
In tivù da Fazio: La guerra è contro la creazione. Preghiera è affidarsi a Dio - Mimmo Muolo - L’Avvenire
Il Papa intervistato da Fazio: "Da piccolo volevo fare il macellaio, per i soldi" - E.F. - Il Giorno
La confessione del Papa da Fabio Fazio non è in "diretta", ma piace al pubblico - Laura Rio - Il Giornale
Papa Francesco, storica intervista in diretta tv: in Libia ci sono lager, l’Ue trovi un accordo sui migranti. «Clericalismo perversione della Chiesa» - Il Sole 24 Ore
Che Santità che faceva. Il miracolo di Fazio con il Papa ospite è geniale - Maurizio Crippa - Il Foglio
Papa Francesco da Fabio Fazio e intervista a Vito Mancuso - Sito
Alzogliocchiversoilcielo
«SIGNORE, DONAMI UNA BUONA DIGESTIONE ...» LA PREGHIERA DEL BUON UMORE DI THOMAS MORE CHE PIACE A PAPA FRANCESCO - Famiglia Cristiana
Guerra, migranti, ambiente. J’accuse di Bergoglio su Rai3 - Luca Kocci - Il Manifesto
📚 da leggere
Ancora sul tema della tratta delle persone si può leggere la testimonianza di Blessing Okoedion che, insieme a Anna Pozzi ha scritto il libro “Il coraggio della libertà. Una donna uscita dell'inferno della tratta”, Edizioni Paoline, 2018.
tratto da : Vita consacrata: chiamati a camminare in sinodalità dal sito delle Figlie di Maria Ausiliatrice, Salesiane di Don Bosco.
Paiono del tutto pretestuose le accuse alla Rai : l’intervista, come dichiarato in precedenza dall’emittente nazionale, in un suo comunicato, non era in diretta, ma in forma registrata.