#023 - Venerdì 11 Marzo 2022
Eutanasia nel magistero della Chiesa, ancora sulla guerra, Mediterraneo Frontiera di pace2, eventi in calendario
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Dopo inammissibilità da parte della Consulta del quesito referendario che proponeva di depenalizzare il reato di omicidio del consenziente, si è riaperta, nel nostro paese, la discussione sul tema del fine vita.
La Chiesa, da sempre, si è espressa con una ferma condanna dell’eutanasia, prima con il Concilio Ecumenico Vaticano II , dove ha solennemente riaffermato la dignità della persona umana e in modo particolare il suo diritto alla vita:
….il Concilio inculca il rispetto verso l'uomo: ciascuno consideri il prossimo, nessuno eccettuato, come un altro « se stesso », tenendo conto della sua esistenza e dei mezzi necessari per viverla degnamente …Soprattutto oggi urge l'obbligo che diventiamo prossimi di ogni uomo e rendiamo servizio con i fatti a colui che ci passa accanto: vecchio abbandonato da tutti, o lavoratore straniero ingiustamente disprezzato, o esiliato, o fanciullo nato da un'unione illegittima, che patisce immeritatamente per un peccato da lui non commesso, o affamato che richiama la nostra coscienza, rievocando la voce del Signore: ….Inoltre tutto ciò che è contro la vita stessa, come ogni specie di omicidio, il genocidio, l'aborto, l'eutanasia e lo stesso suicidio volontario; …..Mentre guastano la civiltà umana, disonorano coloro che così si comportano più ancora che quelli che le subiscono e ledono grandemente l'onore del Creatore.(Gaudium et Spes, Rispetto della persona umana, 27).
Ha proseguito successivamente il 5 maggio 1980 con lo specifico documento predisposto dalla Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, la “Dichiarazione sulla Eutanasia” :
Per eutanasia s'intende un'azione o un'omissione che di natura sua, o nelle intenzioni, procura la morte, allo scopo di eliminare ogni dolore. L'eutanasia si situa, dunque, al livello delle intenzioni e dei metodi usati
…Ora, è necessario ribadire con tutta fermezza che niente e nessuno può autorizzare l'uccisione di un essere umano innocente, feto o embrione che sia, bambino o adulto, vecchio, ammalato incurabile o agonizzante. Nessuno, inoltre, può richiedere questo gesto omicida per se stesso o per un altro affidato alla sua responsabilità, né può acconsentirvi esplicitamente o implicitamente. Nessuna autorità può legittimamente imporlo né permetterlo. Si tratta, infatti, di una violazione della legge divina, di una offesa alla dignità della persona umana, di un crimine contro la vita, di un attentato contro l'umanità.
Un ulteriore pronunciamento, è stato nel 2020 quando la Congregazione per la Dottrina della fede, ha pubblicato “Samaritanus bonus”, lettera “sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita”, approvata da Papa Francesco il 25 giugno e datata il 14 luglio 2020, memoria liturgica di San Camillo de Lellis (1550-1614).
Come espresso nel suo intervento durante la conferenza stampa di presentazione dal Em.mo Card. Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I., Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, già nella Sessione Plenaria della Congregazione del 2018 :
…i Padri del Dicastero hanno suggerito l’opportunità di un Documento che trattasse della tematica, non solo in modo dottrinalmente corretto, ma anche con un accento fortemente pastorale e con un linguaggio comprensibile, all’altezza del progresso delle scienze mediche. Occorreva approfondire, in particolare, i temi dell’accompagnamento e della cura dei malati dal punto di vista teologico, antropologico e medico-ospedaliero, focalizzando anche alcune questioni etiche rilevanti, implicate nella proporzionalità delle terapie e riguardanti l’obiezione di coscienza e l’accompagnamento pastorale dei malati terminali…..
Ecco quindi che, dopo una prima bozza, la Congregazione nel 2020 ne presenta la versione definitiva, che vuole porsi come documento quasi ultimativo, da parte della Chiesa, sui temi del fine vita.
..Anche se l’insegnamento della Chiesa in materia è chiaro e contenuto in noti documenti magisteriali – in particolare la Lettera Enciclica Evangelium vitae di San Giovanni Paolo II (25 marzo 1995), la Dichiarazione Iura et bona della Congregazione per la Dottrina della Fede (5 maggio 1980), la Nuova carta degli Operatori sanitari (2016) dell’allora Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari, oltre a numerosi discorsi e interventi effettuati dagli ultimi Sommi Pontefici -un nuovo organico pronunciamento della Santa Sede sulla cura delle persone nelle fasi critiche e terminali della vita è parso opportuno e necessario in relazione alla situazione odierna, caratterizzata da un contesto legislativo civile internazionale sempre più permissivo a proposito dell’eutanasia, del suicidio assistito e delle disposizioni sul fine vita..
La lettera è suddivisa in 5 sezioni1:
I. Prendersi cura del prossimo che parte dalla constatazione che «è difficile riconoscere il profondo valore della vita umana quando, nonostante ogni sforzo assistenziale, essa continua ad apparirci nella sua debolezza e fragilità», ma è proprio questa vulnerabilità che «dà fondamento all’etica del prendersi cura» a imitazione del Buon Samaritano. Per questo la Lettera chiede a chi si prende cura delle persone in fasi critiche e terminali della vita “di avere uno sguardo contemplativo» che non si impossessa della vita dell’altro, ma ne coglie la unicità e irripetibilità e se ne prende cura. Guarire, infatti, non è sempre possibile, ma si può sempre avere cura.
II. L’esperienza vivente del Cristo sofferente e l’annuncio della speranza si afferma la possibilità di sperimentare «la vicinanza del Dio fatto uomo alle molteplici forme dell’angoscia e del dolore che possono colpire i malati e i loro familiari, durante le lunghe giornate della malattia e nel fine vita». Il Cristo crocifisso si offre al sofferente come «interlocutore credibile a cui rivolgere la parola, il pensiero, a cui consegnare l’angoscia e la paura».
III. Il “cuore che vede” del Samaritano: la vita umana è un dono sacro e inviolabile La terza sezione ci chiede di avere “il cuore che vede del Samaritano” per aprirci alla compassione e lasciarsi interrogare dalla fragilità riconoscendo in essa una chiamata di Dio a riconoscere la vita quale dono sacro e inviolabile.
IV. Gli ostacoli culturali che oscurano il valore sacro di ogni vita umana: un uso equivoco del concetto di dignità del morire, una comprensione erronea della compassione che porta all’eutanasia, l’individualismo esasperato che condanna alla solitudine e impoverisce le relazioni personali scartando le vite più fragili.
V. L’insegnamento del Magistero. È la trattazione più approfondita finora prodotta dal Magistero intorno all’etica del fine vita ed è articolata in dodici punti. Si affronta prima di tutto il divieto dell’eutanasia e del suicidio assistito(V,1) interpretati come sconfitta della medicina e della società . Riguardo alle cure si ricorda l’obbligo morale di escludere l’accanimento terapeutico (V,2) e di escludere la possibilità di ricorrere a mezzi straordinari e/o sproporzionati, tenendo presente che «la proporzionalità… si riferisce alla totalità del bene del malato» . Si ribadisce il dovere di prestare, finché sono giovevoli per il malato, le cure di base e, segnatamente, alimentazione e idratazione (V,3). Prosegue poi con una parte dedicata alle cure palliative (V,4) intese come «simbolo tangibile del compassionevole stare accanto a chi soffre» e «come approccio integrato di cura». Nell’assistenza al malato terminale è centrale il ruolo della famiglia e degli hospice (V,5) La prima deve ricevere aiuti e mezzi adeguati ed essere seguita anche a livello umano e spirituale «poiché costituisce un’unica unità di cura con il malato». Il sesto punto è interamente dedicato all’accompagnamento e della cura delle situazioni critiche in età prenatale e pediatrica (V,6) e si tratta di una novità assoluta per un documento della Chiesa. La lettera prosegue poi sulle terapie analgesiche e soppressione della coscienza (V,7) e sullo stato vegetativo e lo stato di minima coscienza (V,8). In entrambi i punti torna la questione della dignità delle vite scartate, per le quali si chiede la continuità delle terapie minimali, ma insieme a un adeguato sostegno per tutti coloro che, familiari o no, si prendono cura di loro. Connesso al problema dell’eutanasia e del suicidio assistito si prospetta l’obiezione di coscienza da parte degli operatori sanitari e delle istituzioni cattoliche (V,9) arrivando – se necessario – alla disobbedienza civile. Dopo una riflessione sull’accompagnamento pastorale e il sostegno dei sacramenti (V,10) si affronta, per la prima volta, il problema del discernimento pastorale verso chi chiede eutanasia o suicidio assistito (V,11) e l’impossibile conciliabilità fra scelte di morte e i sacramenti della fede . L’ ultimo punto riguarda la riforma del sistema educativo e della formazione degli operatori sanitari (V,12) per aprirsi alle esigenze di un’assistenza integrale della persona.
🔎🔎 per approfondire :
“L’eutanasia è un crimine contro la vita. Inguaribile non significa incurabile" Vatican News - 21/9/2020
Ladaria: un testo necessario di fronte alle nuove legislazioni sull’eutanasia
Vatican News - Intervista al Prefetto della Congregazione - Vatican News 21/9/2020
Lettera Samaritanus-Bonus un nuovo documento etico della chiesa cattolica - Società Italiana Cure Palliative - 23/9/2020
incontro online promosso dalle Fondazioni Ambrosianeum e Matarelli “Il dibattito su eutanasia e assistenza al suicidio (accompagnamento nella sofferenza e cure palliative)”, 31/1/2022
La lettera SAMARITANUS BONUS: chiarezza e luce sul fine vita a cura del centro Studi Rosario Livatino - 25/9/2020
“Samaritanus Bonus”: riflessioni sul fine vita - Marco Brunetti - 26/2/2021 pubblicato sul sito Bioetica News Torino, Rivista del Centro Cattolico di Bioetica.
La discussione parlamentare sul “suicidio assistito” - Carlo Casalone - La Civiltà Cattolica - Quaderno 4118 - 15/1/2022
Eutanasia, la risposta delle cure palliative - E. Larghero - pag I e IV supplemento Giornata mondiale del malato - La Voce e il Tempo -13/2/2022
✨ Voci dalla Chiesa, dalle Chiese e non solo….
C'è bisogno d'amore, anche in Putin - Fabio Cantelli Anibaldi
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Czerny: tra i profughi ucraini con lo stile disarmato della preghiera - Aggiornamenti Sociali pubblica un articolo del Card. Czerny , alla vigilia del viaggio in Ungheria - 8/3/2022
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Il cardinale Parolin: Pronti a fare di tutto - 10/3/2022;
La guerra e gli ortodossi - Pier Giuseppe Accornero - La Voce e il Tempo - 10/3/2022
✨ Dubbio: è legittimo inviare armi?
Padre Zanotelli contro il Governo: “No alle armi. Salvini coi frati? Un trasformista” intervista del 28/2/2022 a P. Zanotelli di Alfonso Raimo;
«Caschi blu in Ucraina e non armi». Il popolo della pace chiede la svolta Associazioni e movimenti per la pace, laici e cattolici, criticano la decisione del governo italiano - L. Liverani - L’avvenire - 1/2/2022;
Ucraina: non mandiamo armi ma una presenza nonviolenta - Giovanni Paolo Ramonda, responsabile Comunità Papa Giovanni XXIII - 2/3/2022;
Padre Zanotelli: "I vescovi vadano a Kiev. Anche io pronto a unirmi ad una carovana" intervista di C. Vecchio al Padre Comboniano A. Zanotelli, apparsa il 5/3/2022 sul quotidiano “La Repubblica”;
A mani nude e senz'odio: salga il moto di resistenza non violenta - editoriale del Direttore de “L’Avvenire” M. Tarquinio - 5/3/2022
Guerra e Pace in primo piano, sul sito del teologo Vito Mancuso che riporta l’articolo apparso il 6/3/2022 “sul quotidiano La Stampa “Sono contrario alla guerra ma le armi vanno inviate”;
🔎🔎 per approfondire : incontro UKRAINA - mercoledì 16 marzo 2022 a Villa Lascaris - Pianezza (TO)
Si sono conclusi, nella giornata di domenica 27 febbraio 2022, a Firenze, i lavori dell’Assemblea congiunta di Vescovi delegati e Sindaci delle città del Mediterraneo. Mediterraneo Frontiera di Pace2 , organizzata dalla Cei. L’incontro ha visto la firma di un appello congiunto La Carta di Firenze sottoscritto dal Sindaco di Firenze Nardella e Cardinale Bassetti. Qui il discorso conclusivo del Cardinale Bassetti.
📅 eventi in calendario
È stata scelta simbolicamente la data del 31/1/2022, festa di San Giovanni Bosco, patrono della gioventù, per pubblicare online le prime indicazioni relative al Pellegrinaggio Adolescenti all’appuntamento promosso dalla Chiesa Italiana e rivolto a tutti i ragazzi dai 12 ai 17 anni provenienti da diocesi, parrocchie, movimenti e associazioni.
L’incontro, in programma il prossimo 18 aprile 2022, Lunedì dell’Angelo, avrà il suo momento clou nel dialogo tra gli adolescenti e il Santo Padre, in Piazza San Pietro, seguito da una Veglia di preghiera con l’ascolto e la meditazione del capitolo 21 del Vangelo di Giovanni. Come riporta il sito del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile :
“Il pellegrinaggio degli adolescenti italiani vuole essere un’esperienza di comunione fraterna: con i compagni di viaggio, attraverso la condivisioni di piccoli e grandi bisogni quotidiani; con i coetanei che si incontreranno, per la sorpresa di una prossimità che rende presente tutta l’Italia; con la Chiesa, che è “solo” comunione, una comunione tra Terra e Cielo, tra donne e uomini testimoni della fede nel Signore risorto di tutti i tempi. ….E il coraggio è quello di provare a rimetterci in cammino, a tornare in strada con gli adolescenti, superando la paura di trovarli dove sono e non dove pensiamo siano rimasti “
Il 4 ottobre 2021, festa di S. Francesco, è stato annunciata da D. Manuel Clemente, Cardinale-Patriarca di Lisbona, la 37^ Giornata Mondiale della Gioventù (GMG) di Lisbona che si svolgerà dall'1 al 6 agosto 2023, rinviata, causa Covid, dal 2021.
Il tema che accompagnerà la XXXVII GMG è “Maria si alzò e andò in fretta” (Lc 1,39), da cui il titolo dell’inno ufficiale presentato a gennaio 2021: Há Pressa no Ar (C’è fretta nell’aria).
A 10 anni dall'ultimo Giubileo straordinario del 2015, espressamente voluto da Papa Francesco e dedicato alla Misericordia, nel 2025 si svolgerà il prossimo Giubileo che sarà il 27.mo Giubileo ordinario nella storia della Chiesa. Il coordinamento dell’evento sarà affidato al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione, attraverso il suo presidente, l’Arcivescovo Rino Fisichella. Qui il sito dedicato.
Cfr Samaritanus bonus: rimanere accanto a chi soffre - p. Maurizio P. Faggioni, OFM - 11/12/2020