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La Conferenza delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici (COP26) si è conclusa pochi giorni fa dopo quasi due settimane di trattative (31.10 - 15.11.2021).
L’evento è stato seguito con particolare interesse da tutto il mondo cattolico che, seguendo i principi dell’Enciclica Laudato Sì, ha sempre sottolineato l’importanza della Cura della Casa comune. E ha più volte fatto sentire la sua parola a diversi livelli,. sia prima che dopo la conferenza:
-intervista al card. Jean-Claude Hollerich, presidente della COMECE (Commissione delle Conferenze Episcopali dell’Unione Europea), 28.10.2021;
-Audio Messaggio del Santo Padre Francesco alla BBC Radio - Thought for the Day in occasione della COP26, 29.10.2021;
-Messaggio del Santo Padre Francesco alla Sessione della Conferenza delle Parti alla Convenzione-Quadro dell’ONU sui cambiamenti climatici (COP26) a Glasgow del 02.11.2021;
-Comunicazione dell’11 novembre, in piena Conferenza, in cui veniva ribadito, con forza, il pensiero della Santa Sede :
…auspica che la COP26 possa raggiungere un accordo su una chiara tabella di marcia per colmare presto questi vuoti, con i paesi sviluppati che prendono l’iniziativa. La questione delle perdite e dei danni è particolarmente critica per quelle comunità che sono più vulnerabili ai cambiamenti climatici, come è stato riconosciuto anche il 4 ottobre nell’appello congiunto di leader religiosi e scienziati. …… La Delegazione della Santa Sede spera che le decisioni finali di questa Conferenza possano essere ispirate da un autentico senso di responsabilità verso le generazioni presenti e future, come anche dalla cura per la nostra casa comune, e che tali decisioni rispondano veramente al grido della Terra e al grido dei poveri (cfr. Laudato si’, n. 49). “Il tempo sta scadendo; questa occasione non va sprecata (Lettera del Santo Padre Francesco ai cattolici di Scozia).
- dichiarazione rilasciata il 15 novembre da 60 organizzazioni cattoliche sulla bozza di accordo COP26.
L’ Accordo finale della COP26 1 è stato infine reso pubblico il 17 novembre e ha provocato la delusione tra i cattolici di tutto il mondo, presenti a Glasgow. Qui una breve rassegna stampa :
I cattolici riflettono sui successi e le delusioni della COP26
Riflessioni dalla COP26: “L’urgenza della crisi non è stata percepita”
intervista a S. Morandini, membro del Gruppo “Responsabilità per il Creato” della Cei : Morandini: «Cop26, un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto»
Cop26. Chitnis (Gesuiti): “Tradite le promesse ai Paesi poveri. Ma bisogna coltivare la speranza”
Masullo (Greenaccord), “flebili luci e molte ombre nel Glasgow Climate Pact”
Cop26 Flop26, il documento finale del “Patto per il clima” punto per punto
L’impegno dei cattolici comunque non si ferma. In attesa della COP27 (in programma, il prossimo anno, a Sharm El Sheikh), l’opera della Chiesa continua attraverso le varie iniziative già attivate (come il sito Laudato Sì, la Piattaforma di Iniziative Laudato Sì etc..) e altre già programmate. Tra queste ultime si segnala il lungometraggio, dal titolo provvisorio “ Laudato Sì “ in uscita mondale all’inizio del 2022 su Youtube, che avrà come protagonista anche Papa Francesco.
✨ spunti di riflessione
A marzo 2021 è stato pubblicato l’ Annuarium Statisticum Ecclesiae 2019, la cui redazione è stata curata dall’Ufficio centrale di statistica della Chiesa. I dati statistici dell’Annuarium,2 che confrontano i dati del 2018 con i dati del 2019, permettono di evidenziare alcune tendenze importanti nella presenza dei cattolici nel mondo :
stabilità dei battezzati: nel 2019 abbiamo 1.345 milioni di cattolici, a fronte dei 1.329 milioni circa del 2018, con un aumento assoluto di 16 milioni pari all’1,12%, e poiché questa crescita relativa risulta vicina a quella della popolazione mondiale (1,08%), la presenza di cattolici battezzati nel mondo rimane sostanzialmente stabile attorno al 17,7%;
crescita della presenza dei cattolici in alcuni continenti, tra cui Africa (+3,4% fronte di un aumento della sua popolazione di poco meno del 2,7%), Asia e America (rispettivamente +1,3% contro 0,9% di aumento della popolazione per l’Asia e +0,84% contro 0,69% per l’America). In Europa, invece si assiste ad un lieve calo dei cattolici e ad una quasi stazionarietà della popolazione presente. L’Oceania registra, invece, nello stesso periodo un tasso di variazione positivo e dello stesso ordine sia per la popolazione che per i cattolici pari all’1,1%.
aumento del numero dei sacerdoti, sia diocesani che religiosi, che passano da 414.065 a 414.336 nel biennio 2018-2019, con un incremento assoluto di 271 unità, con significative differenze tra le diverse zone del mondo. A fronte di importanti incrementi per l’Africa e per l’Asia, con aumenti relativi di 3,45% e 2,91%, rispettivamente, si pongono l’Europa e l’America con una flessione dell’1,5% per la prima e di circa mezzo punto percentuale, per la seconda.
il calo delle vocazioni sacerdotali, già presente negli ultimi anni: i candidati al sacerdozio nel pianeta passano da 115.880 unità nel 2018 a 114.058 nel 2019, con una flessione dell’1,6%. In tutte le partizioni territoriali dell’America si assiste ad una diminuzione delle vocazioni sacerdotali che si concretizza in una variazione di –2,4% per l’intero continente. In Europa e in Asia si registra nel biennio una perdita del 3,8% e del 2,6%, rispettivamente, mentre in Oceania la consistenza dei seminaristi maggiori nel 2019 risulta inferiore del 5,2% rispetto a quella di un anno prima. La variazione relativa è, invece, positiva in Africa dove il numero dei seminaristi maggiori nel biennio sotto esame passa da 32.212 a 32.721 unità.
In riferimento a quest’ultimo tema è di questi giorni la pubblicazione, da parte dell’Ufficio nazionale per la pastorale della vocazioni della Cei, di una approfondita ricerca che evidenzia come le nuove vocazioni in forza alla Chiesa cattolica Italiana siano diminuite di oltre il 60% passando dai 6.337 del 1970 ai 2.103 del 2019. E soltanto nei dieci anni che vanno dal 2009 al 2019, la flessione in Italia dei seminaristi diocesani è di circa il 28% (dati Annuario Statistico). Si tratta di una diminuzione che non può essere semplicemente ricondotta al solo ’”inverno demografico”, se è vero che il decremento della popolazione maschile di età compresa tra i 18 e i 40 anni nello stesso periodo è stato pari al 18%.
In questa infografica ulteriori dati, in sintesi :
Per un maggior approfondimento si veda :
-Seminaristi in Italia: chi sono e quanti sono. I numeri della Chiesa di domani - R. Benotti - AGENSIR - 2.11.2021
- Italia, Cei: meno seminaristi, le famiglie siano vivaio di vocazioni - F. Piana - Intervista a don Michele Gianola, sottosegretario della Cei e direttore dell’Ufficio nazionale per le vocazioni - 3.11.2021
📚 da leggere
Sul tema del presente e del futuro della Chiesa ultimamente sono state pubblicati diversi volumi. Tra gli altri segnalo :
FRANCO GARELLI - Gente di poca fede. Il sentimento religioso nell’Italia incerta di Dio - Bologna, il Mulino, 2020. La recensione a cura della rivista “La Civiltà Cattolica”;
ANDREA RICCARDI - La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo - Bari, Laterza, 2021;
ARMANDO MATTEO - Pastorale 4.0: Eclissi dell'adulto e trasmissione della fede alle nuove generazioni - Ancora - 2020 - L’autore è sottosegretario aggiunto della Congregazione per la Dottrina della fede e il testo è stato inviato dal cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, a tutti i vescovi italiani;
ARMANDO MATTEO - Convertire Peter Pan: Il destino della fede nella società dell'eterna giovinezza - Ancora - 2021
Sempre sullo stesso tema suggerisco l’intervista di V. Mancuso al Cardinale G. Ravasi apparsa su “Sette” inserto del Corriere il 2 novembre 2021
🗓️ da seguire
Dal 28/12 al 1/1/2022 si terrà a Torino, COVID permettendo, il 44° incontro europeo TAIZE’ 2021, organizzato dalla Comunità di Taizé e giovani volontari. SI tratta di un “Pellegrinaggio di fiducia sulla terra” che coinvolgerà giovani da tutta l’Europa. Sul sito TAIZE A TORINO tutti i dettagli organizzativi, con spazi per le iscrizioni e per le schede di accoglienza con cui famiglie, parrocchie possono manifestare la loro disponibilità ad ospitare i giovani pellegrini.
Accogliendo la richiesta del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, Papa Francesco incontrerà a Roma, il 18 aprile 2022, gli adolescenti italiani.
Dati più completi sono reperibili nell’articolo apparso sull’Osservatore Romano Pubblicati l’Annuario Pontificio 2021 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2019 - 25.3.2021