#114 - 16 Febbraio 2024
Riunione C9 ed il ruolo della donna nella Chiesa, “Human. Meanings and challenges”, Catechesi del Santo Padre
Questo è il numero 114 della mia newsletter gratuita “La Chiesa che ispira”. Dal 1^ Settembre mi potete trovare anche su FB dove curo una nuova pagina (cliccare sul link o cercare La Chiesa che Ispira) con ulteriori contenuti che pubblicherò, con cadenza più ravvicinata. Per sapere qualcosa in più sulle finalità di questa newsletter puoi andare alla sua presentazione mentre, per consultare i vecchi post, puoi visitare l’archivio. Se questi argomenti ti interessano puoi abbonarti alla newsletter, inserendo il tuo account e-mail qui:
Così la riceverai automaticamente ogni fine settimana. Puoi anche segnalare la mia newsletter ai tuoi contatti cliccando su:
Si è conclusa il 7 febbraio la prima sessione del 2024 dei lavori del Consiglio di Cardinali (il cosiddetto C9)1 alla presenza del Santo Padre, che la preside. I principali temi toccati sono stati il ruolo delle donne nella Chiesa, i percorsi sinodali in atto nei cinque continenti e l'evangelizzazione. Il tema era già stato affrontato nell’ultima sessione del Dicembre 2023 che aveva inserito tra i temi in discussione proprio il ruolo delle donne nella Chiesa.
A quest’ultima sessione di febbraio hanno preso parte anche tre donne, suor Linda Pocher, Figlia di Maria Ausiliatrice e docente di Cristologia e Mariologia alla Pontificia Facoltà di Scienze dell’Educazione Auxilium di Roma, Giuliva Di Berardino, consacrata dell’Ordo Virginum della Diocesi di Verona, insegnante e responsabile di corsi di spiritualità ed esercizi spirituali e Jo Bailey Wells, vescovo della Chiesa d’Inghilterra e sottosegretario Generale della Comunione Anglicana. Questo quanto precisato da suor Linda Pocher “È importante concentrarsi sulla necessità e possibilità di pensare e realizzare altri ministeri aperti anche alle donne nel pieno rispetto del magistero della Chiesa cattolica. Il punto di partenza, non può che essere l’eucarestia e la liturgia: come potrebbe la liturgia attuale, totalmente dipendente dall’azione del sacerdote, rappresentare ed educare alla sinodalità della Chiesa? Da qui, la convinzione che il servizio non sarà potere, ma anticipazione del Regno”.2
Suor Linda Pocher aveva animato anche la precedente sessione del 4 dicembre 2023, insieme con Lucia Vantini e don Luca Castiglioni. Le loro relazioni sono ora confluite nel volume «Smaschilizzare la Chiesa»? Confronto critico sui “principi” di H.U. von Balthasar (Edizioni Paoline, 2024). QUI la prefazione al volume di Papa Francesco, come pubblicata su Vatican News, che contiene una sorta di mea culpa del Santo Padre “ Eppure ci siamo accorti……. che non abbiamo ascoltato abbastanza la voce delle donne nella Chiesa e che la Chiesa da esse ha ancora molto da imparare.” Il Papa con queste parole non fa che riprendere quanto espresso nel comunicato stampa finale della sessione di dicembre che così dichiarava: ”ll Consiglio ha convenuto circa la necessità di porsi in ascolto, anche e soprattutto nelle singole comunità cristiane, del tratto femminile della Chiesa, perché i processi di riflessione e di decisione possano godere del contributo insostituibile delle donne.”
E’ fuor di dubbio il rinato interesse della Chiesa per il mondo femminile che, soprattutto attraverso il ministero dell’attuale Pontefice, sta cercando di rivalutare il ruolo della donna. Lo abbiamo visto innanzitutto nella costituzione apostolica Praedicate Evangelium che ha riformato la Curia, laddove precisa:“ Ogni cristiano, in virtù del Battesimo, è un discepolo-missionario «nella misura in cui si è incontrato con l’amore di Dio in Cristo Gesù». Non si può non tenerne conto nell’aggiornamento della Curia, la cui riforma, pertanto, deve prevedere il coinvolgimento di laiche e laici, anche in ruoli di governo e di responsabilità. La loro presenza e partecipazione è, inoltre, imprescindibile, perché essi cooperano al bene di tutta la Chiesa[21] e, per la loro vita familiare, per la loro conoscenza delle realtà sociali e per la loro fede che li porta a scoprire i cammini di Dio nel mondo, possono apportare validi contributi, soprattutto quando si tratta della promozione della famiglia e del rispetto dei valori della vita e del creato, del Vangelo come fermento delle realtà temporali e del discernimento dei segni dei tempi.”
Lo si è visto anche dalle nomine di consacrate e laiche in ruoli apicali dei Dicasteri e negli enti vaticani, tra i quali vogliamo ricordare Sr. A. Smerilli, FMA ed economista, Segretaria del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo umano integrale e delegata per la Commissione vaticana Covid-19, B. Jatta direttrice dei Musei Vaticani, L. Ghisoni e G. Gambino sottosegretarie al Dicastero per i Laici, A. Sciarrone Alibrandi, direttrice della direzione teologico-pastorale del Dicastero per la Comunicazione, Sr. R. Petrini prima donna ad esser nominata segretaria generale del Governorato dello Stato della Città del Vaticano. Lei stessa è stata successivamente nominata, insieme a Suor Yvonne Reungoat Fma, già superiora generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice e a Maria Lia Zervino, presidente dell'Unione Mondiale delle Organizzazioni Femminili Cattoliche, al Dicastero per i Vescovi.3
Resta ancora aperta la questione del diaconato femminile, magistero presente nella Chiesa dei primi secoli e poi mai più reintrodotto. Anche questo tema è molto caro a Papa Francesco che già nel 2016 aveva istituito una prima commissione di studio , presieduta dall’allora segretario della Congregazione per la Dottrina della Fede, monsignor Luis Francisco Ladaria Ferrer, S.I. Le conclusioni di questa commissione erano state presentate all’incontro del 10 maggio 2019 ai partecipanti alla 31ma assemblea plenaria dell’Unione Internazionale delle Superiore Generali (UISG), in cui lo stesso Pontefice ha ammesso, parlando a braccio :
…Poi, il diaconato femminile. Quando voi mi avete suggerito di fare una commissione – perché l’idea è stata vostra – ho detto di sì, ho fatto la commissione, la commissione ha lavorato bene, erano tutti in gamba, uomini e donne teologi, e sono arrivati fino a un certo punto, tutti d’accordo. Poi, ognuno aveva la propria idea, così… io consegno alla Presidente – lo consegno ufficialmente oggi – il risultato del poco a cui sono arrivati tutti d’accordo ….Ma si è lavorato abbastanza. Poco, è vero: il risultato non è un granché. Ma è un passo avanti. Certo, c’era una forma di diaconato femminile al principio, soprattutto in Siria, in quella zona; l’ho detto [nella conferenza stampa] sull’aereo [nel volo di ritorno dalla Macedonia]: aiutavano nel battesimo, in caso di scioglimento di matrimonio, queste cose … la forma di ordinazione non era una formula sacramentale, era per così dire – questo è quello che mi dice l’informazione, perché io non sono perito in questo – come oggi è la benedizione abbaziale di una abbadessa, una benedizione speciale per il diaconato alle diaconesse. Si andrà avanti, perché di qui a un po’ io potrei far chiamare i membri della commissione, vedere come sono andati avanti. Consegno ufficialmente la relazione comune;
In effetti, visti i deludenti esiti della prima commissione, nel 2020 il Santo Padre ha deciso di istituire una seconda commissione, presieduta dall’arcivescovo dell’Aquila, il cardinale Petrocchi. Nulla è trapelato sui lavori di questa seconda commissione, riunitasi a quanto pare tra il 2021 e il 2022. Nessuna relazione, come per la prima commissione, è stata, purtroppo, mai pubblicata …(cfr. C’è posto nella tenda? di Phyllis Zagano - L’Osservatore Romano - 7/1/2023).
Certo è che il Sinodo, nella Relazione di Sintesi della XVI Assemblea Generale Ordinaria, pubblicata il 28 ottobre 2023, ha riproposto il tema all’interno del paragrafo 9. Le donne nella vita e nella missione della Chiesa. Non può peraltro esser ignorato il fatto che tale paragrafo ha fatto registrare il maggior numero di “no”, rispetto alle questioni da affrontare, dai 365 votanti: 69 no contro 277 sì. Nel paragrafo, che rientra nel capitolo delle “Questioni da affrontare”, leggiamo infatti:
Sono state espresse posizioni diverse in merito all’accesso delle donne al ministero diaconale. Alcuni considerano che questo passo sarebbe inaccettabile in quanto in discontinuità con la Tradizione. Per altri, invece, concedere alle donne l’accesso al diaconato ripristinerebbe una pratica della Chiesa delle origini. Altri ancora discernono in questo passo una risposta appropriata e necessaria ai segni dei tempi, fedele alla Tradizione e capace di trovare eco nel cuore di molti che cercano una rinnovata vitalità ed energia nella Chiesa. Alcuni esprimono il timore che questa richiesta sia espressione di una pericolosa confusione antropologica, accogliendo la quale la Chiesa si allineerebbe allo spirito del tempo.(cap 9, j)
L’intera questione viene in ogni caso connessa alla più ampia riflessione sulla teologia del diaconato laddove si precisa che :
Sotto il profilo teologico, emerge l’esigenza di comprendere il diaconato anzitutto in se stesso, e non solo come una tappa di accesso al presbiterato. Lo stesso uso linguistico di qualificare come “permanente” la forma primaria di diaconato, per distinguerla da quella “transitoria”, è la spia di un cambio di prospettiva non ancora adeguatamente realizzato. Le incertezze che circondano la teologia del ministero diaconale sono dovute anche al fatto che nella Chiesa latina esso è stato ripristinato come grado proprio e permanente della gerarchia solo a partire dal Concilio Vaticano II. Una più approfondita riflessione a riguardo consentirà di illuminare anche la questione dell’accesso delle donne al diaconato(par. 11, h - i)
Maggiori aperture si rilevano tuttavia nel par 12, l,m,n:
Le Chiese locali sono incoraggiate, in particolare, ad allargare il loro servizio di ascolto, accompagnamento e cura alle donne che nei diversi contesti sociali risultano più emarginate. È urgente garantire che le donne possano partecipare ai processi decisionali e assumere ruoli di responsabilità nella pastorale e nel ministero. Il Santo Padre ha aumentato in modo significativo il numero di donne in posizioni di responsabilità nella Curia Romana. Lo stesso dovrebbe accadere agli altri livelli della vita della Chiesa. Occorre adattare il diritto canonico di conseguenza. Si prosegua la ricerca teologica e pastorale sull’accesso delle donne al diaconato, giovandosi dei risultati delle commissioni appositamente istituite dal Santo Padre e delle ricerche teologiche, storiche ed esegetiche già effettuate. Se possibile, i risultati dovrebbero essere presentati alla prossima Sessione dell’Assemblea
E’ chiara, in ogni caso l’urgenza affinché la prossima Sessione dell’ Assemblea Sinodale dell’ Ottobre 2024, definisca, con maggior chiarezza, le prospettive del diaconato femminile.
🔎🔎 per approfondire
✨ CONCLUSO IL SINODO: DIACONATO ALLE DONNE E CELIBATO DEI PRETI I PUNTI ANCORA APERTI - A. Valle - Famiglia Cristiana - 28/10/2023;
✨ Il ruolo di donne, laici e comunità nella Relazione di Sintesi del Sinodo - V. Terenzi - Città Nuova - 30/10/2023;
✨ Dichiarazione dell’Associazione Donne per la Chiesa sulla relazione di sintesi della prima sessione del sinodo sulla sinodalità - Associazione donne per la Chiesa -30/10/2023;
✨WOC sulla relazione di sintesi del Sinodo - Associazione donne per la Chiesa -3/11/2024;
✨Sinodo: “posizioni diverse” sul diaconato femminile, sì a “reciprocità”. No a “clericalismo, maschilismo e abusi” - M.N. - AgenSir - 28/10/2023;
A Roma, nei giorni 12-13-14 febbraio 2024 si è svolta l'Assemblea degli Accademici della Pontificia Accademia per la Vita (PAV)4 che, nei primi due giorni, ha ospitato il Workshop pubblico sul tema Human. Meaning and Challenges (Umano. Significato e Sfide). L’incontro è stato preceduto da una Conferenza Stampa di presentazione, presieduta da S.E. Mons. Vincenzo Paglia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita. QUI il Discorso del Santo Padre rivolto ai membri dell’Accademia che ha ricordato:
…La questione che affrontate in questa Assemblea Generale è della massima importanza: quella, cioè, di come si possa comprendere ciò che qualifica l’essere umano. Il compito principale si pone quindi a livello antropologico e richiede di sviluppare una cultura che, integrando le risorse della scienza e della tecnica, sia capace di riconoscere e promuovere l’umano nella sua specificità irripetibile. Occorre esplorare se tale specificità non sia da collocare addirittura a monte del linguaggio, nella sfera del pathos e delle emozioni, del desiderio e dell’intenzionalità, che solo un essere umano può riconoscere, apprezzare e convertire in senso relazionale a favore degli altri, assistito dalla grazia del Creatore. Un compito culturale, dunque, perché la cultura plasma e orienta le forze spontanee della vita e le pratiche sociali….
🔎🔎 per approfondire
✨ Pontificia Accademia Vita. Cos’è l’uomo nell'era dell'IA? Summit mondiale in Vaticano - F. Mastrofini - 10/2/2024;
✨ La Pontificia Accademia per la Vita in assemblea: focus sul significato dell’essere umani - intervista a Mons Paglia -A. Di Bussolo - Vatican News - 12/2/2024;
✨ Francesco: la tecnologia non sfiguri l’essenza profonda dell’uomo - A. De Carolis - Vatican News - 12/2/2024;
✨Bioetica: mons. Paglia, “per la prima volta nella storia l’uomo può distruggere se stesso” - Agensir - 12/2/2024;
📖 approfondire la parola (catechesi del Santo Padre )
Qui trovate il file con la raccolta del nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, aggiornato con l’ ultima Udienza Generale del 14/2/2024 sul tema L’accidia (Lettura: Mt 26,36.40-41).
Il Consiglio dei Cardinali (o C9) è un gruppo di lavoro formato da nove cardinali, istituito da papa Francesco il 28 settembre 2013, con la finalità di coadiuvare e consigliare lo stesso pontefice nel governo della Chiesa cattolica e nello studio di una revisione della costituzione apostolica in merito all'assetto della Curia romana. Per quanto riguarda questo secondo punto il gruppo di lavoro ha concluso il suo impegno nel 2022 con la pubblicazione della nuova costituzione apostolica Praedicate evangelium, che ha visto la riorganizzazione della Curia romana. Attualmente il gruppo è formato dai seguenti nove cardinali, cui si aggiunge il vescovo M. Mellino, con funzioni di segretario e coordinatore del Consiglio e il Santo Padre in veste di Presidente. Il gruppo si riunisce in diverse sessioni all’anno e prende in esame ogni volta le questioni più importanti che sfidano la Chiesa. Le ultime, dopo il rinnovo delle nomine nel marzo 2023, sono state: la sessione di aprile (incentrata principalmente sulle “situazioni di guerra e di conflitto in cui si trovano molte parti del mondo"e sulla “necessità di un lavoro unitario di costruzione della pace da parte di tutta la Chiesa"), quella di giugno e quella di dicembre 2023.
cfr La donna nella Chiesa al Consiglio dei Cardinali - Istituto Figlie di Maria Ausiliatrice - 6/2/2024;
Attualmente sono 75 le “posizioni dirigenziali” in Vaticano affidate a donne, pari al 21,8% dei posti disponibili. (cfr. I. Ingrao. - Cinque domande che agitano la Chiesa - San Paolo, 2022, pag. 112- 114)