#119 - 22 Marzo 2024
Nel ricordo di Don Peppe Diana con i presbiteri per la legalità, Ancora sul tema della Pace, Nuovi documenti dalla Segreteria generale del Sinodo, San Giuseppe ed il Papa, Catechesi del Santo Padre
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Il 19 Marzo del 1994, nel giorno del suo onomastico, veniva barbaramente ucciso, a soli 36 anni, Don Giuseppe Diana, per tutti “Don Peppe”. Mentre si trovava nella sacrestia della sua parrocchia di San Nicola di Bari a Casal di Principe, in provincia di Caserta, venne raggiunto da quattro colpi sparati a bruciapelo da esponenti del clan dei Casalesi che volevano mettere al tacere il suo impegno contro la camorra locale. Da anni infatti il parroco si era infatti esposto firmando due manifesti contro camorra casalese, pubblicati nel luglio e nel dicembre del 1991, in cui aveva paragonato la camorra al terrorismo ”che incute paura, impone le sue leggi e tenta di diventare componente endemica della società campana”.
Il sacrificio di Don Beppe è stato ricordato, nel trentennale della sua scomparsa, sia da Papa Francesco e dal Presidente della CEI, Card. M. Zuppi che hanno inviato due lettere a Mons. Angelo SPINILLO, Vescovo di Aversa, che dal Presidente della Repubblica S. Mattarella che ha rilasciato una dichiarazione a mezzo stampa.
Don Peppe, che ha pagato con la sua vita l’adesione al Vangelo, è uno dei tanti presbiteri che non hanno avuto paura di denunciare a voce alta i crimini di mafia e l’omertosa copertura politica che li favorisce. Molti sono, anche adesso i sacerdoti che, operando in prima linea, non temono di sfidare la criminalità organizzata.
Tra questi, oltre a Don Ciotti, fondatore del Gruppo Abele e di Libera (Associazioni, nomi e numeri CONTRO LE MAFIE) ricordiamo:
🔹don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo a Caivano e da sempre impegnato per la legalità e attualmente sotto scorta, dopo l’attentato del 2022, alla sua parrocchia. Qui è intervistato da G. Alfaro di Agensir, il 4 /3/2024 (“Intimidazioni ai sacerdoti. Don Patriciello: “Non lasciamoli soli, la comunione nel presbiterio attenua il rischio personale”);
🔹don Luigi Merola, presbitero e scrittore, presidente della Fondazione ONLUS A' Voce d''e Creature, ente di prevenzione e recupero della devianza minorile, con sede a Napoli;
🔹 don Antonio Coluccia, da sempre impegnato contro la criminalità organizzata, fatto oggetto di un aggressione, nel 2022, a Tor Bella Monaca durante una marcia per la legalità. A lui è stato dedicato il libro «Il prete indigesto» di R. Bocca - HarperCollins Italia - 2022;
🔎🔎 per approfondire
✨ Il sacrificio di don Giuseppe Diana articolo del 18/5/2019 di F. Occhetta , riproposto da La Civiltà Cattolica per il trentennale del suo omicidio;
✨ Preti minacciati. Tutti insieme ai costruttori di giustizia - Don L. Ciotti - Avvenire - 6/3/2024;
✨ sito del “Comitato Don Peppe Barra “, APS che si propone di onorare il martirio del sacerdote;
✨ Don Peppe Diana, trent'anni fa l'assassinio: una vita ancora d'esempio per molti - intervista a Don F. Picone, attuale parroco di San Nicola - M. Tomarro - Vatican News - 18/3/2024;
✨ Piantare semi d’amore tra le mine. Vietato cedere alla mafia articolo di don Patriciello - Avvenire - 18/3/2024;
✨Trentennale don Diana, don Luigi Ciotti: presenza mafie è ancora forte, estirpare il male alla radice - conferenza stampa di Don Ciotti, ripresa da Caserta Notizie - 19/3/2024;
✨ Don Peppe Diana: ucciso dalla camorra, vivo tra la gente ricordo del giornalista T. Mira, membro del comitato scientifico di La Via Libera periodico di Libera - 19/3/2024;
✨ Non ci siamo meritati un eroe come don Diana E vorrei che fosse vivo - di Roberto Saviano - Corriere della Sera - 19/3/2024;
✨ Don Diana, Agesci: sul suo esempio ci impegniamo a "cambiare il territorio" intervista con Francesco Scoppola, presidente del Comitato nazionale dell’Agesci (Associazione Guide e Scout cattolici italiani) che ricorda l’impegno di Don Diana, educatore scout - R. Barbi - Vatican News - 19/3/2024;
✨ L’altra parola di Don Peppe Diana, il documentario di Tv2000 in onda in prima tv martedì 19 marzo e riproposto domenica 24.

All’indomani dell’intervista rilasciata dal Santo Padre sui temi dei conflitti nel mondo (cfr lo scorso numero della Newsletter) sono proseguiti gli interventi sulle posizioni assunte da Papa Francesco. Tra le più significative segnaliamo:
🔹 discorso di apertura del Card. Zuppi alla sessione primaverile del Consiglio Episcopale Permanente, in cui il presidente della CEI ha posto “la pace come priorità da offrire alla nostra riflessione e condivisione” ribadendo come “le parole del Santo Padre sulla pace sono tutt’altro che ingenuità… La storia esige di trovare un quadro nuovo, un paradigma differente, coinvolgendo la comunità internazionale per trovare insieme alle parti in causa una pace giusta e sicura”
🔹l’ intervista di A. Riccardi, fondatore della Comunità di Sant'Egidio al Corriere della Sera (“Riccardi: «Non ha parlato di arrendersi»”- Fabrizio Caccia - Corriere della Sera - 11/3/2024), l’articolo di M. Impagliazzo, attuale presidente della Comunità (Per la pace voci di donne - Avvenire - 17/3/2024) e gli editoriali di A. Riccardi pubblicati il 15/3/2024 (Papa Francesco e i ponti da ricostruire) ed il 16/3/2024 sull’Avvenire (L'orizzonte smarrito);
🔹 La simmetria dell'orrore e i corridoi della pace - A. Malaguti - La Stampa - 17/3/2024;
🔹Il Papa e la profezia della pace - E. Bianchi - La Repubblica - 18/3/2024;
Sono stati pubblicati il 14 marzo due documenti sinodali predisposti dalla Segreteria Generale del Sinodo (presieduta dal Card. M. Grech): Come essere Chiesa sinodale in missione? Cinque prospettive da approfondire teologicamente in vista della Seconda Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi e Gruppi di studio su questioni emerse nella Prima Sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi da approfondire in collaborazione con i Dicasteri della Curia romana.
Questi documenti sono le risposte operative alla Lettera del Santo Padre all’Em.mo Cardinale Mario Grech (redatta il 22 Febbraio, ma resa nota soltanto il 14 /3) con la quale Papa Francesco segnalava quali fossero lle fondamentali questioni, non risolte nella prima sessione del Sinodo dei Vescovi da porre al centro nei lavori della seconda sessione di Ottobre 2024: Il grido dei poveri; la missione nel digitale; i ministeri (inclusa la riflessione sul posto e la partecipazione delle donne nella Chiesa e la ricerca sull’accesso delle donne al diaconato); le relazioni con le Chiese orientali e quelle tra vescovi, vita consacrata e movimenti ecclesiali; la formazione dei sacerdoti; la figura e il ministero del vescovo; il ruolo dei nunzi; l'ecumenismo; le questioni dottrinali, pastorali ed etiche “controverse”, per chiarire meglio i "rapporti tra pastorale e morale". Per approfondire questi dieci temi, già emersi nella Relazione di Sintesi votata quasi all’unanimità, dovranno essere costituiti altrettanti Gruppi di Studio che, in carica fino al giugno 2025, coordinati da Dicasteri competenti, ne approfondiranno sfumature, istanze, eventuali novità e “ripercussioni” teologiche o giuridiche e pastorali. Il tutto analizzato in una prospettiva sinodale e missionaria.
La novità espressa dal Papa nella sua lettera sta quindi nel fatto che “Non essendo possibile svolgere questo studio nel tempo della Seconda Sessione (2-27 ottobre 2024), dispongo che esse vengano assegnate a specifici Gruppi di Studio, affinché si proceda a un loro adeguato esame.…. è compito della Segreteria Generale del Sinodo, di comune accordo con i Dicasteri della Curia Romana competenti, costituire tali Gruppi, chiamando a farne parte Pastori ed Esperti di tutti i Continenti e prendendo in considerazione non solo gli studi già esistenti, ma anche le esperienze più rilevanti in atto nel Popolo di Dio radunato nelle Chiese locali.”
Ecco quindi il significato del primo documento "Come essere Chiesa sinodale in missione?" che detta la traccia di lavoro di qui alla seconda sessione ed del secondo che istituisce i dieci gruppi di lavoro chiamati ad approfondire i temi oggetto di discussione nella seconda sessione.
🔎🔎 per approfondire
✨ Il Papa: poveri, donne, vescovi, digitale i temi da approfondire per il Sinodo - S. Cernuzio - Vatican News - 14/3/20024;
✨ Grech: dal Sinodo frutti già visibili. Hollerich: non facciamo politica ecclesiale -articolo sulla conferenza stampa dei cardinali Grech e Hollerich di presentazione dei due documenti - S. Cernuzio - Vatican News - 14/3/20024;

Nel ricordo di Papa Gregorio XV, che nel 1621, dichiarò il 19 marzo festa di precetto in onore di San Giuseppe, la Chiesa, come ogni anno, ha festeggiato quello che il Vangelo di Matteo definisce “uomo giusto” (Mt. 1,19), Patrono della Chiesa universale.1
Papa Francesco ha da sempre nutrito una speciale devozione per lo sposo di Maria e il padre putativo di Gesù2, sin dal periodo del discernimento giovanile. Era infatti il 19 marzo 1953, quando nella chiesa di San José di Buenos Aires il diciassettenne Jorge Mario Bergoglio scoprì la sua vocazione sacerdotale. Tale devozione è proseguita durante tutta la sua esperienza di vita, prima come sacerdote, poi come cardinale ed infine anche come Pontefice.
Nel periodo più doloroso della pandemia ha voluto affidare l’intero anno (8/12/2020- 8/12/2021) alla protezione di San Giuseppe, dedicando a quello che lui più volte ha definito “il custode della Chiesa” sia una Lettera Apostolica (Patris Corde) che un intero ciclo di Catechesi.
📖 approfondire la parola (catechesi del Santo Padre )
Qui trovate il file con la raccolta del nuovo ciclo di catechesi su “I vizi e le virtù”, aggiornato con l’ ultima Udienza Generale del 20/3/2024 che ha incentrato la sua riflessione sul tema La prudenza (Lettura: Pr 15,14.21-22.33).
Papa Pio IX, l’8 dicembre dell’anno 1870, con il decreto Quemadmodum Deus, affidava la Chiesa alla protezione di San Giuseppe e lo proclamava “Patrono della Chiesa universale”:«Ora, poiché in questi tempi tristissimi la stessa Chiesa, da ogni parte attaccata da nemici, è talmente oppressa dai mali più gravi…, i Venerabili Eccellentissimi Vescovi dell’universo Orbe Cattolico hanno inoltrato al Sommo Pontefice le loro suppliche e quelle dei fedeli affidati alla loro cura chiedendo che si degnasse di costituire San Giuseppe Patrono della Chiesa Cattolica».
cfr. Papa Francesco: San Giuseppe, “l’uomo che passa inosservato - M.M. Nicolais - Agensir - 19/3/2024;