#138 - 16 Agosto 2024
Diaconato Permanente, Piccolo Lessico del Fine Vita a cura della PAV e il Borgo TuttoèVita, Appello e preghiera all'Assunta per la Terra Santa, Dibattito su La Stampa sulla salvezza
Questo è il numero 138 della mia newsletter gratuita “La Chiesa che ispira”.
Dal 1^ Settembre 2023 mi potete trovare anche su FB dove curo una nuova pagina (cliccare sul link o cercare La Chiesa che Ispira) con ulteriori contenuti che pubblicherò, con cadenza più ravvicinata. Per sapere qualcosa in più sulle finalità di questa newsletter puoi andare alla sua presentazione mentre, per consultare i vecchi post, puoi visitare l’archivio. Se questi argomenti ti interessano puoi abbonarti gratuitamente alla newsletter, inserendo il tuo account e-mail qui:
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Si è svolto ad Assisi, dal 5 all’8 Agosto, promosso dalla Comunità del Diaconato in Italia, il XXIX Convegno nazionale aperto ai Diaconi permanenti e alle loro famiglie ma anche a laici e religiosi/e. L’evento è stato sponsorizzato dal Dicastero per l’Evangelizzazione e dal Movimento “Laudato si’” e ha avuto per tema “Diaconi profeti e seminatori di Speranza”, coniugato nelle quattro “P”: “Profughi”, “Poveri”, “Pianeta”, “Pace”.
QUI il programma della manifestazione, introdotta dalla Prolusione di S.E. Mons. Francesco SAVINO, Vicepresidente CEI ( “Saldi nella speranza e nella diaconia: uno sguardo alle sfide del Paese e del mondo”) e dalla Relazione Introduttiva “Diaconi profeti e seminatori di speranza” 1 di S.E. Mons. Rino FISICHELLA, Pro-prefetto Dicastero per l’Evangelizzazione. Il convegno si è concluso con un messaggio finale, di cui presentano ampia sintesi gli articoli di G.B. Comunità del diaconato: messaggio nel segno della speranza. “Rinnovato impegno per un ministero all’altezza dei tempi” e Comunità del diaconato: messaggio nel segno della speranza. Gli impegni assunti e un progetto per il Libano, pubblicati su Agensir, il 10 Agosto 2024.
La restaurazione del diaconato permanente2 nella Chiesa cattolica è stata decisa dal Concilio Ecumenico Vaticano II nella costituzione dogmatica Lumen Gentium (n. 29) e specificata con indicazioni normative nella Lettera Apostolica in forma di motu proprio di Papa Paolo VI “ Sacrum diaconatus ” del 18 giugno 1967. E’ del 22 gennaio 1969, nella cattedrale di Vicenza, l’ordinazione dei primi 7 diaconi permanenti della Chiesa italiana, tutti appartenenti alla Pia Società San Gaetano.
Ulteriori approfondimenti normativi si sono avuti successivamente con i documenti « Ratio fundamentalis institutionis diaconorum permanentium - NORME FONDAMENTALI PER LA FORMAZIONE DEI DIACONI PERMANENTI » e «DIRECTORIUM PRO MINISTERIO ET VITA DIACONORUM PERMANENTIUM - DIRETTORIO PER IL MINISTERO E LA VITA DEI DIACONI PERMANENTI » approvati da Giovanni Paolo II nel 1998.
Successivamente anche la CEI si è pronunciata in merito, pubblicando sul n^ 6 del 1/6/1993 sul suo Notiziario, il documento dell’Episcopato Italiano “I diaconi permanenti nella Chiesa in Italia. Orientamenti e norme”.
E’ invece del 2003 la ricerca scientifica storica e teologica « Il diaconato: evoluzione e prospettive» presentata dalla Commissione Teologica Internazionale (riunitasi tenutesi a Roma dal 1998 al 2002) ed approvata da J. Ratzinger, allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. Il documento ha suscitato un certo dibattito circa l’esclusione o meno, nel testo, della possibilità dell’ordinazione delle donne al diaconato. La Commissione Teologica Internazionale a tal proposito precisava: «Lo studio della Commissione non ha concluso per una possibile apertura al riguardo..., ma si è espresso piuttosto nella linea di un’esclusione di tale possibilità…..Alla luce di tali elementi posti in evidenza dalla presente ricerca storico-teologica spetterà al ministero di discernimento che il Signore ha stabilito nella sua Chiesa pronunciarsi con autorità sulla questione». Il dibattito, come si vede, non è ancora stato definito e si attende il Sinodo di Ottobre 2024 per una definizione dell’ammissibilità o meno del diaconato femminile.
Interessante è constatare come il diaconato permanente nel mondo, secondo i dati pubblicati nell’aprile u.s. dall’Annuario Pontificio, riferiti al periodo 1/12/2022 - 31/12/2023 presentino un trend positivo. Si legge infatti:
…..la consistenza dei diaconi permanenti continua a mostrare una significativa dinamica evolutiva: il numero dei diaconi aumenta, nel 2022, del 2% rispetto alla data di un anno prima, passando da 49.176 a 50.150 unità. Il numero migliora in tutti i continenti a ritmi significativi. In Africa, Asia e in Oceania, dove non raggiungono ancora il 3% del totale, essi aumentano dell’1,1%, attestandosi a 1.380 unità nel 2022. Il dato migliora anche in aree dove la loro presenza è quantitativamente rilevante. In America ed in Europa, dove risiede il 97,3% della popolazione complessiva, i diaconi sono aumentati, nel biennio considerato, rispettivamente del 2,1 e dell’1,7%.3
Per quanto riguarda la situazione italiana riporto quanto affermato da Enzo Petrolino, presidente nazionale della Comunità del Diaconato in Italia in un’intervista di E. Lenzi apparsa sull’ Avvenire l’8/12/202: “«è davvero un momento ecclesiale importante e anche stimolante…Siamo oltre 4.800 in tutto il Paese e siamo in crescita. Ora davvero le diocesi in cui non siamo presenti si contano sulle dita di una mano…. non si tratta di una presenza uniforme e di una situazione unitaria ma siamo una presenza significativa nel contesto ecclesiale nazionale».
🔎🔎 per approfondire
✨ Diaconi, profeti e seminatori di speranza: al via ad Assisi il XXIX Convegno nazionale - Vatican News - 5 /8/2024;
✨ Una storia di Concilio, cinquant'anni di diaconato permanente in Italia - S. Baroncia - AciNews - 19/2/2019;
E’ stato pubblicato, a cura della Pontificia Accademia per la Vita, il volume “Piccolo lessico del fine vita” che guida il lettore all’approfondimento del tema, attraverso una serie di voci esplicative e di approfondimento, rigorose concettualmente e aggiornate scientificamente: dalle 'cure palliative' all''eutanasia', dalla ‘sedazione profonda’ alle ‘disposizioni anticipate di trattamento’. QUI, in attesa si poterlo leggere, la rassegna stampa con le principali reazioni della stampa estera e italiana.
Sempre sul tema del fine vita, segnalo il borgo «TuttoèVita» inaugurato, nel giugno 2023, a Mezzana di Cantagallo, nell’ Appennino pratese, che vuole proporsi come luogo per ospitare malati, alcuni prossimi alla terminalità, ai quali, attraverso la meditazione, offre una prospettiva nuova di spiritualità.4. Il borgo è nato grazie all’iniziativa di Padre Guidalberto Bormolini, sacerdote nella comunità di meditazione cristiana i Ricostruttori nella preghiera, tra i soci fondatori dell’Organizzazione di volontariato ETS TUTTOèVITA, promotrice dell’iniziativa.
Cuore del borgo sarà lo Spiritual Hospice, unico del suo genere in Europa e solo il terzo nel mondo. Un hospice, convenzionato con la Regione Toscana, dove i malati saranno accompagnati a vivere in pienezza gli ultimi istanti della loro vita, supportati dalla meditazione e immersi in un’atmosfera di intimità, di calore, di vicinanza, di ascolto. Ad esso si affiancherà La Casa del Grano (perché il grano non muore mai..) e numerose altre iniziative quali Io resto vicino a te (spazio di ascolto e sostegno individuale nel momento del lutto, nella malattia, nella ricerca del senso), La casa delle arti (laboratori di arte terapia), spazi di Spiritual Greentherapy (alla scoperta del potere rigenerante dell’immersione nel verde) Casa Peter Pan (percorsi di giochi non competitivi, di introspezione, di semplici pratiche di yoga per bambini), etc..
📣 segnalazioni
✨ l’ appello della S. B. card. Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme, a pregare per la pace nell'imminenza del 15 agosto, festa dell'Assunzione della B.V. Maria in Cielo. A questa è seguita la Supplica per la pace alla B.V. Maria Assunta al Cielo di fra Francesco Patton, custode di Terra Santa.
✨ prosegue sulla pagine de “La Stampa” il dibattito sull’intervento del teologo V. Mancuso che aveva replicato, con l’articolo del 7/8/2024 “Meno cristianesimo e più spiritualità”, ad un intervento di R. Repole, teologo e arcivescovo di Torino. nell’articolo “Riflessioni sulla Chiesa del futuro”. Trovate i due testi nello scorso numero della newsletter, n^ 137. A Mancuso replica don M. Gronchi, teologo, docente di Cristologia alla Pontificia Università Urbaniana e consultore del Dicastero per la dottrina della fede, nell’articolo (premium) “Nessun esclusivismo cristiano. A salvare tutti è la “carità” e lo dice proprio il Vangelo” pubblicato l’8 agosto 2024.
Nel suo articolo, in sintesi, don Gronchi sottolinea come la salvezza sia offerta a tutti, non solo ai cristiani e lo fa citando testi biblici e documenti Conciliari: Atti 4,12 “In nessun altro c'è salvezza; non vi è infatti, sotto il cielo, altro nome dato agli uomini, nel quale è stabilito che noi siamo salvati"; 1 Tim 2,3-5 “Questa è cosa bella e gradita al cospetto di Dio, nostro salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e giungano alla conoscenza della verità. Uno solo, infatti, è Dio e uno solo anche il mediatore fra Dio e gli uomini, l'uomo Cristo Gesù” ; Gaudium et spes 22 “…E ciò vale non solamente per i cristiani, ma anche per tutti gli uomini di buona volontà, nel cui cuore lavora invisibilmente la grazia (39). Cristo, infatti, è morto per tutti (40) e la vocazione ultima dell'uomo è effettivamente una sola, quella divina; perciò dobbiamo ritenere che lo Spirito Santo dia a tutti la possibilità di venire associati, nel modo che Dio conosce, al mistero pasquale “.
Il 9 agosto è intervenuto nel dibattito anche il sociologo delle religioni F. Garelli con l’articolo "Alla Chiesa servono relazioni" pubblicato il 9 agosto e rilanciato dal Blog Alzogliocchiversoilcielo.
Qui l’articolo “Giubileo, Fisichella ai diaconi: “Raccontate al mondo la speranza che non delude” su Vatican News del 9/8/2024;
Il diacono è un ministro di culto che ha ricevuto il primo grado del sacramento dell'ordine (prima del Presbitero e dell’Episcopo) nella confessione cattolica ed è presente anche nelle chiese ortodosse e anglicane. Si distingue tra diaconi transeunti (dal latino transĕo, cioè "passare attraverso") coloro che vengono ordinati diaconi in vista di una futura ordinazione a \presbiteri e diaconi permanenti coloro che scelgono di essere ordinati in quest'ordine per servire la comunità cristiana senza essere ordinati presbiteri. I diaconi permanenti possono essere ordinati tra i battezzati celibi e anche tra coloro che sono sposati; se però sono celibi, dopo l'ordinazione diaconale non possono più sposarsi. Se sono sposati, è necessario il consenso della moglie.
Cfr articolo “Pubblicati l’Annuario Pontificio 2024 e l’Annuarium Statisticum Ecclesiae 2022” - Osservatore Romano - 4/4/2024;