#167 - 28 Marzo 2025
Giubileo dei Sacerdoti istituiti Missionari della Misericordia, Segnalazioni, Catechesi
Questo è il numero 167 della mia newsletter gratuita “La Chiesa che ispira”.
A causa della mia assenza da Torino dal 30 marzo al 9 aprile, la newsletter riprenderà l’11 aprile.
Dal 1^ Settembre 2023 mi potete trovare anche su Facebook e dall’inizio di del 2024 leggere i miei articoli sulla pagina La Chiesa Che Ispira della webzine Spazio Spadoni Mission. Per sapere qualcosa in più sulle finalità di questa newsletter puoi andare alla sua presentazione mentre, per consultare i vecchi post, puoi visitare l’archivio. Se questi argomenti ti interessano puoi abbonarti gratuitamente alla newsletter, inserendo il tuo account e-mail qui:
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#iubilaeum2025 Nelle giornate 28-30 marzo si svolgerà a Roma il settimo “Grande Evento” previsto nell’anno giubilare: il Giubileo dei Sacerdoti istituiti come “Missionari della Misericordia”1 che, purtroppo, non potrà vedere la partecipazione del Santo Padre per i noti problemi di salute. Si tratta di una celebrazione profonda volta a rinnovare lo spirito di misericordia e compassione all'interno della Chiesa Cattolica. Un evento progettato per i Missionari della Misericordia, a cui è stato affidato il delicato compito di promozione del sacramento della riconciliazione.
Ma chi sono i Missionari della Misericordia? Iniziamo con un un breve excursus storico…
Era venerdì 13 marzo 2015 quando, alla vigilia della Quarta Domenica di Quaresima, Papa Francesco annunciava il Giubileo Straordinario della Misericordia, Anno Santo iniziato nella solennità dell’Immacolata Concezione e conclusosi il 20 novembre del 2016, Domenica di Nostro Signore Gesù Cristo Re. All’annuncio faceva seguito, l’11 aprile 2015, la Bolla di Indizione Misericordiae Vultus (QUI in formato .pdf) dove, veniva fatto esplicito riferimento ai Missionari della Misericordia:
18. Nella Quaresima di questo Anno Santo ho l’intenzione di inviare i Missionari della Misericordia. Saranno un segno della sollecitudine materna della Chiesa per il Popolo di Dio, perché entri in profondità nella ricchezza di questo mistero così fondamentale per la fede. Saranno sacerdoti a cui darò l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica, perché sia resa evidente l’ampiezza del loro mandato. Saranno, soprattutto, segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in ricerca del suo perdono. Saranno dei missionari della misericordia perché si faranno artefici presso tutti di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. Si lasceranno condurre nella loro missione dalle parole dell’Apostolo: « Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti » (Rm 11,32).
Come precisato sul sito del Giubileo della Misericordia, i presbiteri di tutto il mondo, desiderosi di svolgere questo compito, hanno inviato, sino a fine novembre 2015, le loro candidature al Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione. Mercoledì 10 febbraio 2016, circa 600 presbiteri, hanno ricevuto il mandato da Papa Francesco, nel corso di una celebrazione inserita nella funzione dell’Imposizione delle Ceneri:
…In questa celebrazione sono presenti i Missionari della Misericordia, per ricevere il mandato di essere segni e strumenti del perdono di Dio. Cari fratelli, possiate aiutare ad aprire le porte dei cuori, a superare la vergogna, a non fuggire dalla luce. Che le vostre mani benedicano e risollevino i fratelli e le sorelle con paternità; che attraverso di voi lo sguardo e le mani del Padre si posino sui figli e ne curino le ferite!….
Il loro servizio pastorale si sarebbe dovuto concludere con la chiusura della Porta Santa a novembre 2016, ma nella lettera apostolica postgiubilare “Misericordia et misera, a conclusione dell’anno giubilare straordinario, il Pontefice annunciava il desiderio di prolungare il ministero “fino a nuova disposizione”:
9. Un’esperienza di grazia che la Chiesa ha vissuto con tanta efficacia nell’Anno giubilare è stato certamente il servizio dei Missionari della Misericordia. La loro azione pastorale ha voluto rendere evidente che Dio non pone alcun confine per quanti lo cercano con cuore pentito, perché a tutti va incontro come un Padre. Ho ricevuto tante testimonianze di gioia per il rinnovato incontro con il Signore nel Sacramento della Confessione. Non perdiamo l’opportunità di vivere la fede anche come esperienza di riconciliazione. «Lasciatevi riconciliare con Dio» (2 Cor 5,20) è l’invito che ancora ai nostri giorni l’Apostolo rivolge per far scoprire ad ogni credente la potenza dell’amore che rende una «creatura nuova» (2 Cor 5,17).
Esprimo la mia gratitudine ad ogni Missionario della Misericordia per questo prezioso servizio offerto per rendere efficace la grazia del perdono. Questo ministero straordinario, tuttavia, non si conclude con la chiusura della Porta Santa. Desidero, infatti, che permanga ancora, fino a nuova disposizione, come segno concreto che la grazia del Giubileo continua ad essere, nelle varie parti del mondo, viva ed efficace. Sarà cura del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione seguire in questo periodo i Missionari della Misericordia, come espressione diretta della mia sollecitudine e vicinanza e trovare le forme più coerenti per l’esercizio di questo prezioso ministero.
Il numero dei Missionari della Misericordia nel mondo, da quando sono stati istituiti da Papa Francesco nel 2016, è in costante aumento. Al 2022 erano 1.040 e provengono da tutti i continenti.2
La loro missione è stata più volte ricordata sia da Papa Francesco sia da S.E.R. Mons. Rino Fisichella, allora presidente del Pontificio Consiglio per la Promozione della Nuova Evangelizzazione (ora Dicastero per l'evangelizzazione) nella conferenza stampa di presentazione dell’invio dei Missionari della Misericordia:
🔹 E’ solo il Papa che nomina questi Missionari (non i vescovi) e a loro affida il mandato di annunciare la bellezza della misericordia di Dio. Qui l’esempio di una lettera di nomina:
🔹il loro compito è articolato, in quanto i Missionari dovranno essere, come riporta il sito del Giubileo della Misericordia: 1) Segno vivo di come il Padre accoglie quanti sono in cerca del suo perdono. 2)Artefici presso tutti, nessuno escluso, di un incontro carico di umanità, sorgente di liberazione, ricco di responsabilità per superare gli ostacoli e riprendere la vita nuova del Battesimo. 3)Guidati dalle parole “Dio ha rinchiuso tutti nella disobbedienza, per essere misericordioso verso tutti” (Rm 11,32). 4) Predicatori convincenti della Misericordia 5) Annunciatori della gioia del perdono. 6) Confessori accoglienti, amorevoli, compassionevoli e attenti specialmente alle difficili situazioni della singole persone.
🔹 il Santo Padre ha conferito inoltre loro quella che è la funzione più propria e distintiva della loro missione: la remissione delle cd. pene ‘latae sententiae’3 riservate. I sacerdoti Missionari della Misericordia infatti non incontrano limiti o preclusioni nell’elargizione del perdono sacramentale, avendo l’autorità di perdonare anche i peccati riservati alla Sede Apostolica. La singolare facoltà di assoluzione riguarda le cinque fattispecie riservate alla Sede Apostolica, altrimenti assegnate alla Penitenziaria Apostolica. Si tratta di comportamenti molto gravi che attentano alla comunione ecclesiale e che sono: a) la profanazione dell’Eucarestia. Il Can 1382 - § 1 prevede che “Chi getta via le specie consacrate oppure le sottrae o le ritiene a scopo sacrilego, incorre nella scomunica “latae sententiae” riservata alla Sede Apostolica” b)la violenza fisica contro il Pontefice: “Chi usa violenza fisica contro il Romano Pontefice, incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica” (Can. 1370, § 1) c) l’assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento, cioè chi compie atti sessuali con un sacerdote non può essere assolto da lui. Se il sacerdote lo facesse, l’assoluzione non sarebbe valida, eccetto in punto di morte. Questo in base al Can 977 «L’assoluzione del complice nel peccato contro il sesto comandamento del Decalogo è invalida, eccetto che in pericolo di morte» e al Canone 1384: «Il sacerdote che agisce contro il disposto del can. 977, incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica»; d) l’ordinazione episcopale da parte di un vescovo senza mandato del Papa. “Il Vescovo che senza mandato pontificio consacra qualcuno Vescovo e chi da esso ricevette la consacrazione, incorrono nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica(Can. 1387) e) la violazione del sigillo sacramentale, che consiste nel far trapelare quanto ascoltato in confessione: “Il confessore che viola direttamente il sigillo sacramentale incorre nella scomunica latae sententiae riservata alla Sede Apostolica; chi poi lo fa solo indirettamente sia punito proporzionalmente alla gravità del delitto.” (Can. 1386 - § 1).
Per approfondire: I MISSIONARI DELLA MISERICORDIA“Strumento privilegiato” della sollecitudine e dell’attenzione della Chiesa per il perdono studio di Massimo del Pozzo - Pontificia Università della Santa Croce - ANNALES THEOLOGICI 1 (2024), vol. 38, 13;
📣 segnalazioni
✨ “Insegnare la speranza. Casa, scuola, mondo” è il tema scelto per la seconda edizione degli esercizi quaresimali online per educatori e insegnanti che l’Ufficio Nazionale per l’educazione, la scuola e l’università e il Servizio Nazionale per l’IRC. Gli “esercizi” consistono in tre video (salvati sul Canale YouTube della Cei) e alcune schede (18 marzo CASA - 19 marzo SCUOLA - 20 marzo MONDO )con spunti di riflessione e azione.
✨È stato presentato, nell’ambito della Fiera nazionale “Fa’ la cosa giusta”, il progetto “Cammini della Fede” promosso dalla CEI, con l’obiettivo di avviare un censimento di tutti gli itinerari presenti sul territorio italiano, costruendo una grande rete di antiche e nuove vie di pellegrinaggio. Primo strumento di questo progetto è la WebApp www.camminidellafede.it, pensata per sostenere i pellegrini con spunti di riflessione e informazioni utili. Al momento sono censiti 9 cammini, per un totale complessivo di 223 tappe.
✨ si terrà il 31 marzo, dalle ore 20.45 alle 22.00, l’incontro speciale degli Animatori della Laudato Si’ Movement italiana, aperto a tutti, sul tema “Cambiare la Rotta: Trasformare il Debito in Speranza” con la partecipazione di tre delle Organizzazioni Membro del Movimento Laudato Si’ AGESCI, ACLI e Focsiv , promotrici della Campagna. QUI il link per partecipare ed il sito dedicato “Cambiare la rotta: trasformare il debito in speranza”.
✨ durante il 29° Capitolo Generale della Società di San Francesco di Sales, il maltese don Fabio Attard è stato nominato alla guida della Congregazione Salesiana come 11° successore di Don Bosco. QUI la notizia pubblicata dall’Agenzia Info Salesiana;
✨sono disponibili i video ed i testi degli Esercizi Spirituali di Quaresima predicati dal 9 al 14 marzo alla Curia Romana da Padre Roberto Pasolini, frate cappuccino, biblista e da novembre 2024 nuovo predicatore della Casa pontificia. QUI il materiale.
📖 approfondire la parola (catechesi del Santo Padre )
QUI trovate il file con la raccolta del nuovo ciclo di catechesi su “Giubileo 2025. Gesù Cristo nostra speranza”. Anche se l’Udienza Generale non si è svolta (a causa della convalescenza del Santo Padre) la Sala Stampa della Santa Sede ha diffuso, nella mattinata del 26 marzo, il testo della catechesi.
Questo avrebbe dovuto essere il quarto momento di incontro del Santo Padre con i Missionari della Misericordia dopo le tre precedenti occasioni: l’incontro del 9/2/2016, alla vigilia del conferimento del mandato, l’incontro del 10/4/2018 a due anni dall’inizio del mandato, ed infine il III^ INCONTRO MONDIALE DEI MISSIONARI DELLA MISERICORDIA del 23-25 aprile 2022, con l’ Udienza ai Missionari della Divina Misericordia del 25/4/2022.
Questo è quanto riporta il comunicato stampa del III^ Incontro Mondiale dei Missionari della Misericordia : Il Missionario della Misericordia: segno di accoglienza.
Latae sententiae (in lingua italiana: "di sentenza pronunciata, emessa") è un termine tecnico-giuridico del diritto canonico della Chiesa cattolica che indica una specifica modalità con cui possono venire irrogate alcune pene canoniche. Consiste in una forma di irrogazione della pena non legata a una sua dichiarazione, ma solo al fatto che si commetta lo specifico delitto per il quale il legislatore ha stabilito la pena latae sententiae. Ciò significa che chi commette un'azione per la quale si prescrive una pena latae sententiae incorre automaticamente nella pena.