#65 - Venerdì 10 febbraio 2023
Viaggio di Papa Francesco in Congo e Sud Sudan, 45^ Giornata per la Vita, 27^ Giornata Mondiale della Vita Consacrata, ...e se ti dico Dio?, Comitato Roraima Onlus
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Qui il resoconto multimediale del Viaggio Apostolico nella Repubblica democratica del Congo e del Pellegrinaggio Ecumenico di Pace in Sud Sudan (effettuato dal Santo Padre insieme all'Arcivescovo di Canterbury e al Moderatore dell'Assemblea Generale della Chiesa di Scozia), come riportato dal sito della Santa Sede.
Segnalo inoltre la conferenza del Santo Padre durante il volo di ritorno «Tutto il mondo è in guerra, in autodistruzione, fermiamoci!» nella trascrizione dell’Osservatore Italiano ed il discorso durante l’Udienza generale del 8/2/2023 in cui il Papa ha incentrato la sua meditazione sul suo recente Viaggio Apostolico in Africa.
Il viaggio apostolico del Papa può esser riascoltato anche grazie al podcast “Carta d’imbarco” predisposto dagli inviati di Radio Vaticana / Vaticannews.
🔎 🔎 per approfondire
✨ Il Congo è invaso, come l'Ucraina - reportage sulla situazione in Congo ed intervista a Marie-Jeanne Balagizi, fondatrice del Forum africane italiane - E. Ciccarello - La Via Libera - 23/12/2023;
✨ Podcast gratuito STORIES curato dalla reporter Cecilia Sala, in particolare nelle puntate 257 e 260, dedicate alla situazione del Sud Sudan;
✨ speciale del sito FOCUS ON AFRICA1
✨ Africa: Papa Francesco e le altre guerre - A cura della redazione di ISPI Online Publications -Istituto Studi Politici Internazionali - 31/1/2023;
✨ Il viaggio del Papa in Congo e Sud Sudan, fotografia di due Paesi fragili (e dimenticati) - A. Spena - Vita - 31/1/2023;
✨ Tutti gli articoli e reportage sul viaggio del Santo Padre in Africa, pubblicati da L’AVVENIRE;
Domenica 5 febbraio 2023 si è celebrata la 45° Giornata per la Vita sul tema «La morte non è mai una soluzione. “Dio ha creato tutte le cose perché esistano; le creature del mondo sono portatrici di salvezza, in esse non c’è veleno di morte” (Sap 1,14)». La Giornata per la Vita venne indetta dai Vescovi2 nel lontano 1978, quale risposta pastorale della Chiesa alla legge 194 che aveva legalizzato nel nostro paese l'aborto. Con il passare degli anni la Giornata per la Vita ha sempre più sensibilizzato i cristiani alla difesa della vita non solo nel momento del suo concepimento, ma anche nelle fasi terminali della vita. Questo è molto evidente leggendo il Messaggio per la 45ª Giornata Nazionale per la Vita della CEI, dove mette in guardia dal diffondersi di una “cultura di morte”, attraverso il ricorso all’aborto, all’eutanasia e al sussidio assistito.
🔎 🔎 per approfondire
✨ Giornata per la vita: Amirante (Nuovi Orizzonti), “il male di oggi è la solitudine” Messaggio della comunnità Nuovi Orizzonti - 3/2/2023;
✨ Cure palliative. Bellini (psicologa in hospice): “In 20 anni nessuno dei nostri pazienti ha mai chiesto di morire” - G. Pasqualin Traversa - AgenSir - 4/2/2023;
✨ Pollo (antropologo): “Ridurre la vita ai suoi meccanismi biologici ne ha oscurato senso e mistero” - G. Pasqualin Traversa - AgenSir - 5/2/2023;
✨ La Piccola Casa della Divina Provvidenza nella 45ma Giornata Nazionale per la Vita - Comunicato del Padre Generale della Piccola Casa della Divina Provvidenza, don Carmine Arice - 5/2/2023;
Il 2 febbraio, in occasione della Festa della Presentazione del Signore, la Chiesa ha celebrato la XXVII Giornata mondiale della Vita Consacrata, promossa dalla Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le società di Vita Apostolica.
QUI la lettera rivolta a tutti i consacrati e le consacrate, con cui il Cardinal João Braz de Aviz e l’Arcivescovo José Rodríguez Carballo – Prefetto e Segretario del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica – ne hanno espresso le finalità.
QUI il Messaggio del Santo Padre ai consacrati riuniti nella Basilica di S. Maria Maggiore in occasione della Giornata Mondiale della Vita Consacrata (2 febbraio 2023).
🔎 🔎 per approfondire
✨ Vita consacrata, sorelle e fratelli per la missione - L. Gaetani- L’ Avvenire - 2/2/2023;
✨ La centralità della fraternità - L’Osservatore Romano - 3/2/2023;
Martedì 31 gennaio, memoria di San Giovanni Bosco nelle Cattedrale di Bologna la famiglia salesiana e l’Ufficio di Pastorale Giovanile Diocesano hanno proposto un incontro dal titolo “…e se ti dico Dio?”, dedicato ad esplorare le modalità di comunicazione del Vangelo attraverso i social. Il confronto ha visto dialogare il Cardinale Matteo Zuppi, Presidente della CEI, don Alberto Ravagnani (famoso per avere portato, durante la pandemia l’Oratorio su YouTube) e Emanuele Malloru (in arte Emalloru), giovane regista con un grande seguito sui social media. QUI la registrazione dell’evento.
Nella parte settentrionale del Brasile si trova lo Stato Federale di Roraima (Estado de Roraima) proclamato stato indipendente nel 19883. La regione è ricca di depositi minerari (soprattutto oro) che dalla fine degli anni ’80 vengono sistematicamente saccheggiati da garimpeiros, i cercatori d’oro illegali che hanno invaso i territori delle popolazioni indigene Yanomami. Si tratta di un vero e proprio genocidio annunciato 4 contro cui, da anni, la Chiesa Amazzonica ed i Missionari , si battono da anni con grande coraggio.
Come riporta l’articolo: Brasile, la catastrofe degli Yanomami5
…Anche se nel ‘92 un decreto aveva stabilito l’uso esclusivo del territorio al popolo indigeno, negli anni 2015 e 2016 sono state chiuse le basi di protezione etnoambientale, poi si è verificato il progressivo ridursi dei controlli da parte degli organi competenti per proteggere le terre indigene e perseguire azioni criminali e dal 2018 sono state anzi incentivate dal governo, con appositi decreti, le attività di estrazione e si è trovato il modo, consentendo semplici autocertificazioni, di rendere legale l’oro estratto illegalmente…..oggi si contano nel territorio Yanomami 20 mila cercatori illegali, che hanno distrutto oltre 4 mila ettari di foresta. Le immagini satellitari sono impressionanti: immensi crateri che superano per estensione quella di 400 campi da calcio; non si vede più il corso dei fiumi, è tutto fango. Gli animali, spaventati dai mezzi di estrazione, sono fuggiti, le acque sono inquinate da vari elementi tra cui mercurio (usato per separare l’oro dalla roccia, ndr), i pesci muoiono…La distruzione ambientale non è l’unico effetto della attività dei garimpo. La loro presenza è presenza violenta, che istiga al conflitto e che non teme di rispondere ai controlli dell’esercito a colpi di mitraglia; è violenza sessuale; è diffusione di alcol e droga che destabilizza, distrugge le comunità indigene, ne altera l’economia e poi ci sono i problemi sanitari connessi….niente prevenzione, nessuna possibilità per gli ammalati più gravi di cure in ospedale, circa 11 mila persone non hanno più alcuna assistenza. Tagliati i fondi sono venuti a mancare anche i farmaci, la china per contrastare la malaria il cui aumento è un’altra conseguenza della devastazione ambientale. La malaria qui è endemica, ma fino a pochi anni fa era circoscritta e controllata, ora si stima che il 70% degli indigeni siano affetti da malaria, la sua incidenza dal 2014 al 2022 è aumentata di 10 volte. Poi sono cresciuti i casi di tubercolosi e di denutrizione. I popoli indigeni, dato il loro isolamento, non hanno sviluppato anticorpi per le malattie arrivate con la presenza dei garimpo. Una situazione che in 15 anni di vita con loro non avevo mai visto così tragica, dalle comunità arrivano denunce che parlano di bambini che presentano sintomi che potrebbero essere dovuti alla contaminazione da mercurio: bambini che nascono con problemi neurologici, calvi… Per non parlare di quelli che non ricevono da almeno 2 anni le medicine per i parassiti intestinali e sono invasi dai vermi.
A Torino opera il “Comitato Roraima di solidarietà con i Popoli Indigeni del Brasile(CO. RO)“ fondato nel 2000 da Carlo Miglietta e da un gruppo di amici, su ispirazione di Padre Silvano Sabatini, fratel Carlo Zacquini e fratel Francesco Bruno, Missionari della Consolata che, fin dagli anni Sessanta, avevano lavorato nella foresta amazzonica. L'ONLUS è da sempre “a fianco dei Popoli Indigeni del Brasile, contro cui continua oggi l’etnocidio, con ogni violenza, nella totale illegalità e impunità, da parte dei grandi coltivatori, allevatori, commercianti di legname, e delle industrie minerarie, espressioni di un’economia predatoria che vede complici anche tante industrie italiane ed europee.” Qui la storia dell’ ONLUS ed i progetti che finanzia, grazie alle donazioni e alla raccolta del 5 per mille.
Il Comitato è anche cassa di risonanza della situazione delle popolazioni indigene brasiliane, attraverso la diffusione di news quotidiane (dalla prima pagina del sito) ed una newsletter mensile che può esser richiesta al seguente indirizzo.
Focus on Africa è la prima testata italiana di iniziativa editoriale pura dedi”cata al continente africano. Ideato e fondato da Antonella Napoli, edito da Chiara Cavallo, il magazine (online e cartaceo) offre una panoramica sull’Africa, anzi sulle Afriche, dalle sue problematiche alle prospettive di sviluppo, grazie a una fitta rete di corrispondenti e collaboratori.
In contemporanea la Cei promulgava una sorta di “decalogo per i cattolici”, su come comportarsi in difesa della vita.
Nel 1943 il governo federale decise di separare l'attuale Roraima dallo stato confinante, Amazonas. Chiamato inizialmente Rio Branco, dal nome del fiume che vi scorre, il territorio fu ribattezzato, nel 1962, "Roraima" dal nome dell’omonimo massiccio montuoso che lo sovrasta.
Così definito nell’articolo di L. Capuzzi pubblicato il 28/1/2023 sul quotidiano l’Avvenire “Gli invisibili. Yanomami, il Brasile fa i conti con il «genocidio» annunciato “
L’articolo apparso il 2/2/2022 sulla rivista “ La Voce e il Tempo “ conntiene l’intervista a padre Corrado Dalmonego, Missionario della Consolata, uditore al Sinodo dei Vescovi per l’Amazzonia, che da oltre 15 anni vive con e per i diritti del popolo indigeno, prima nella Missione Catrimani (che i religiosi fondati dal Beato Allamano hanno avviato nel 1965 nelle terre Yanomami) e successivamente a Boavista, capitale dello Stato di Roraima. E’ da sempre impegnato con i confratelli e con la Chiesa locale nella promozione e difesa dei popoli indigeni.